Assicurazioni: Revo gioca già da Star (Mi.Fi.)
January 17 2022 - 3:08AM
MF Dow Jones (Italian)
Il passaggio tra le grandi, con il salto dall'Aim al listino
Star di Piazza Affari, è previsto per settembre. La spac Revo di
Alberto Minali, che vede Claudio Costamagna alla presidenza, dopo
aver acquisito lo scorso ottobre Elba assicurazioni per 163,8
milioni sta ora mettendo a punto il piano industriale che
presenterà al mercato la prossima primavera, intenzionata a
innovare l'offerta assicurativa dedicata alle pmi e spingendo sugli
investimenti tecnologici. Tra i primi che hanno dato fiducia al
progetto dell'ex numero uno di Cattolica e di Generali ci sono
Vittoria Assicurazioni e la Fondazione Cariverona, ma anche Scor o
il patron di Technogym Nerio Alessandri. Risultato: la spac ha
raccolto 220 milioni, 20 in più del previsto. Ora l'operazione
entra nel vivo. «Nelle scorse settimane sono state avviate le
pratiche all'Ivass per estendere l'attività a nuovi rami
assicurativi, dal settore marittimo all'aviazione passando per le
perdite pecuniarie. E' la premessa per realizzare il piano e
chiamare in squadra tutti i professionisti che si occuperanno
dell'assunzione dei rischi», racconta Minali in questa intervista a
MF-Milano Finanza. Aggiungendo che tra maggio e giugno ci sarà la
fusione tra le due realtà e che in cassa ci sono ancora 60 milioni
di euro per crescere.
Domanda. Dottor Minali, qual è l'innovazione che vuole portare
nel mercato con Revo?
Risposta. Revo è l'abbreviazione di revolution. Vogliamo
innovare nel comparto delle piccole e medie imprese, che, come ha
ribadito una recente ricerca di Nomisma, hanno una ridotta
consapevolezza del rischio e il 40% delle quali non ha una
copertura assicurativa per tutelare la propria attività.
L'evoluzione tecnologica può essere utile per ridurre questo gap.
Lanceremo polizze parametriche con rimborso automatico grazie alla
blockchain. Stiamo già pensando a un'offerta su misura per gli
stabilimenti balneari e offriremo parametriche anche all'interno di
altre polizze. Lavoreremo nel ramo cauzione, specializzazione di
Elba, che resterà un pilastro e continuerà a crescere, ma guardiamo
anche al property con fucus su costruzioni e agricoltura, alla
responsabilità civile e alle financial lines, come le polizze
D&O, le coperture per gli amministratori di società. Vogliamo
utilizzare analisi dei dati e intelligenza artificiale per
velocizzare i tempi della quotazione dei rischi, anche se il ruolo
delle persone resterà centrale. Abbiamo già assunto 34 dipendenti
nell'area tecnica e liquidativa, in particolare senior underwriter
(i professionisti che si occupano della sottoscrizione dei rischi,
ndr) e altre ce ne saranno appena arriveranno le autorizzazioni
Ivass ai nuovi rami di attività. Grazie a Elba abbiamo già una rete
di 108 agenzie assicurative e gli accordi con i broker sono stati
estesi da 10 a 30.
D. Manca solo il canale banche? Alleanze in vista?
R. Per ora no. Ci concentreremo su agenti e broker, ma non
escludiamo accordi con banche innovative che lavorano in
particolare con le pmi, il nostro bacino di riferimento.
D. Dopo Elba pensate di fare altre acquisizioni di compagnie o
società tecnologiche?
R. Abbiamo già rilevato il 10% di Mangrovia, software house che
ci offrirà in esclusiva i servizi di brockchain. Per quanto
riguarda altre possibili compagnie assicurative, non c'è nulla che
stiamo guardando ma manteniamo un approccio tattico. Se si
presentassero occasioni, le valuteremo. In Revo, dopo
l'acquisizione di Elba, ci sono ancora 60 milioni di euro di
liquidità. Risorse che, dopo la fusione di Revo nella compagnia
prevista tra maggio e giugno, confluiranno in Elba. Tale capitale
porterà il Solvency II ratio della compagnia, che assumerà il nome
di Revo, dal 275% a oltre il 350% (3,5 volte il minimo richiesto
dal regolatore, ndr).
D. A questo punto potreste restituire il capitale ineccesso?
R. No, lo utilizzeremo per far crescere il business puntando a
un Solvency più fisiologico, del 200%. Vogliamo fare investimenti
importanti, per esempio in tecnologia per circa 20 milioni.
D. Quano presenterete il piano industriale e quali obiettivi
conterrà?
R. Contiamo di presentarlo in primavera dopo aver ricevuto le
autorizzazioni Ivass per estendere la nostra attività. Sarà un
piano che guarderà al 2025, quindi oltre i tre anni. Lo stiamo
ancora mettendo a punto ma posso anticipare che contiamo di
raggiungere alla fine del piano 250 milioni di euro di premi
rispetto ai 76 milioni a cui Elba dovrebbe chiudere il bilancio
2022. Con un utile operativo di 40 milioni e un risultato netto
compreso tra 32 e 35 milioni di euro. In questi mesi abbiamo
riscontrato un forte interesse da parte del mercato e dei broker
che vogliono lavorare con noi. Avevamo fissato un obiettivo di
premi di fine anno di 73 milioni di euro, che, come visto, sarà
superato.
D. Quali sono invece le previsioni sul titolo oggi quotato
all'Aim?
R. Il titolo viaggia oggi intorno ai 10,40 euro con una
capitalizzazione complessiva che di circa 226 milioni, già più alta
dei 220 milioni di euro raccolti nonostante in fatto che non siamo
ancora partiti con la realizzazione del piano industriale. Le
attese sono ovviamente di crescita. A settembre contiamo di
realizzare il passaggio al listino Star e questo darà di certo
nuova spinta al titolo.
D. Il piano è focalizzato sulle pmi; non ci sono spazi per il
retail?
R. Non all'inizio, ma non escludo affatto che Revo possa
raggiungere direttamente il cliente finale già prima dei tre anni
di piano. Penso per esempio alle polizze parametriche, che pagano
il sinistro immediatamente e automaticamente nel caso in cui si
verifichi l'evento avverso. Per raggiungere il cliente finale
dovremmo lavorare con app e affinity group, ed è ben più di
un'aspettativa.
fch
(END) Dow Jones Newswires
January 17, 2022 02:53 ET (07:53 GMT)
Copyright (c) 2022 MF-Dow Jones News Srl.
TechnogymS.p.A (BIT:TGYM)
Historical Stock Chart
From Aug 2024 to Sep 2024
TechnogymS.p.A (BIT:TGYM)
Historical Stock Chart
From Sep 2023 to Sep 2024