Argentina: improbabile accordo con Fmi prima di elezioni ottobre (DJ)
February 25 2021 - 10:32AM
MF Dow Jones (Italian)
È improbabile che il Governo argentino raggiunga un accordo con
il Fondo monetario internazionale per rimborsare 44 miliardi di
dollari di debito prima delle elezioni di ottobre, secondo quanto
riferiscono fonti vicine al dossier a Dow Jones Newswires.
Le controparti speravano di trovare un'intesa entro maggio ma
finora non ci sono state discussioni sostanziali con l'Fmi su
questioni chiave come il modo in cui il Paese intende frenare la
spesa pubblica per mettere in sicurezza le finanze di Buenos Aires.
"I colloqui non hanno raggiunto quella fase in cui si capisce che
l'affare verrà concluso in pochi mesi. Ci sono stati pochissimi
progressi", puntualizza una delle fonti.
L'Argentina è praticamente "al verde", con solo 5 miliardi di
dollari in contanti e riserve auree disponibili per il pagamento
del debito. L'anno scorso il Paese ha siglato un accordo con gli
obbligazionisti privati per posticipare pagamenti per 65 miliardi
di dollari, ma deve trovare ancora un'intesa con l'Fmi se spera di
riottenere l'accesso ai mercati del debito internazionali.
L'economia argentina era già in recessione prima della pandemia
e l'anno scorso il Pil è sprofondato del 10%, una delle peggiori
contrazioni al mondo. Il Fondo monetario internazionale si aspetta
un rimbalzo del 4,5% quest'anno.
Il Governo argentino vuole che l'Fmi posticipi i pagamenti del
debito per almeno un decennio, compresi i quasi 5 miliardi di
dollari dovuti quest'anno. Tuttavia quanto emerso dal panorama
politico argentino nelle ultime settimane sembra indicare con
sempre maggiore chiarezza che il presidente Alberto Fernandez non
vuole accettare tagli alla spesa come parte dell'accordo,
complicando le trattative col Fondo.
"Cercherò di trovare un accordo con l'Fmi, ma non voglio un
accordo che costerà agli argentini più di quanto hanno già dovuto
sopportare", ha affermato Fernandez in una conferenza stampa
martedì a Città del Messico.
Un portavoce del Fondo ha puntualizzato che proseguono
"discussioni informali molto attive e costruttive" con le autorità
argentine e che le controparti stanno lavorando "alla definizione
di un piano economico che potrebbe essere sostenuto da un programma
del fondo". Il portavoce ha però ammesso che non è stata ancora
fissata una data per una missione formale di economisti senior
dell'Fmi per valutare le finanze del Paese, elemento
imprescindibile per giungere a un qualsiasi tipo di accordo.
I sondaggi mostrano che i peronisti hanno la possibilità di
ottenere la maggioranza nelle elezioni di ottobre, ma eventuali
tagli alla spesa potrebbero rivelarsi profondamente impopolari in
un momento in cui il tasso di consenso per Fernandez è già in
calo.
Il ministro delle Finanze argentino Martin Guzman si è detto
ottimista sul fatto che la ripresa economica quest'anno possa
stimolare la crescita abbastanza da riempire le casse del Governo e
ridurre il deficit di bilancio al 6% circa della produzione
economica dall'8,5% del 2020. Tuttavia molti economisti ritengono
che prima o poi l'esecutivo dovrà fare scelte dolorose. La spesa
pubblica è attualmente pari a quasi il 47% della produzione
economica annuale, rispetto al 30% circa di gran parte degli anni
'80, '90 e dell'inizio degli anni 2000.
"È improbabile che una modesta ripresa possa migliorare
significativamente i conti" del Paese, commenta Arturo Porzecanski,
professore di economia internazionale dell'American University di
Washington. "Qualsiasi analisi della situazione fiscale argentina
mostra che l'elevata spesa pubblica è il vero problema".
alb
alberto.chimenti@mfdowjones.it
(END) Dow Jones Newswires
February 25, 2021 10:17 ET (15:17 GMT)
Copyright (c) 2021 MF-Dow Jones News Srl.