Nell'ambito dell'Italian Equity Week 2018, una tre giorni
di eventi dedicati ai principali settori trainanti dell'economia
italiana,
ha luogo oggi l'Italian Industrial Day.
L'evento, spiega una nota, è pensato per facilitare la relazione
tra le
società industriali italiane e gli investitori, sia domestici
che
internazionali, interessati a investire in questo settore e per
fornire
alle società non quotate un concreto supporto ad approfondire i
benefici
della quotazione in Borsa, il processo che porta alla
definizione del
primo prezzo e la gestione della relazione con gli
investitori.
Gli incontri con gli investitori sono stati organizzati in
collaborazione con Banca Akros - Gruppo Banco Bpm, Banca Imi -
Gruppo
Intesa Sanpaolo, Equita Sim, Intermonte Sim e
Kepler-Cheuvreux-Unicredit e
vedono la presenza di 21 società quotate e 130 investitori
in
rappresentanza di 80 case di investimento domestiche e
internazionali.
Nel corso della giornata si svolgono 500 incontri.
Le 21 società quotate che partecipano agli incontri con gli
investitori
sono: Amplifon, Aquafil, Biesse, Cerved Group, Datalogic,
Diasorin,
Dobank, Fincantieri, Ima, Indel B, Interpump Group, Leonardo,
Lu-Ve,
Molmed, NB Aurora, Prima Industrie, Recordati, Reno de Medici,
Sabaf, Saes
Getters, Zignago Vetro.
70 società non quotate partecipano invece al momento di Ipo
Forum. L'Ipo
Forum è organizzato da Borsa Italiana con il supporto di
Confindustria ed
Elite e in collaborazione con Banca Akros - Gruppo Banco Bpm,
Equita Sim,
HSBC, McKinsey&Company, Mediobanca e
Unicredit-Kepler-Cheuvreux.
Secondo Patrizia Celia, Head of Large Caps, Investment Vehicles
& Market
Intelligence di Borsa Italiana, "quello dell'industria
rappresenta uno dei
settori trainanti dell'economia italiana, con la presenza di
imprese di
primissimo livello, vere e proprie eccellenze domestiche leader
di mercato
a livello globale. L'alto contenuto innovativo dei business,
unito
all'esigenza di tecnologia sempre all'avanguardia, fa sì che il
mercato
dei capitali rappresenti uno strumento fondamentale per il
finanziamento
degli investimenti necessari a garantire la competitività
dell'industria
italiana nel mondo".
Marco Turrina, Amministratore Delegato di Banca Akros - Gruppo
Banco
Bpm, sottolinea che "per il secondo anno Banca Akros ha accolto
con forte
interesse l'iniziativa di Borsa Italiana. Per i gruppi
industriali il
focus resta su piani d'investimento ed M&A che la borsa ha
saputo
finalmente valorizzare; al contrario del 2017, minore è la
concorrenza del
credito come alternativa al mercato azionario, mentre la
domanda
strutturale su azioni Small e Mid Cap, creata dagli incentivi
PIR, ha solo
perso la verve più speculativa. L'impegno di Banca Akros-Gruppo
Banco Bpm
è verso quelle società, nuove per il mercato, che possono
beneficiare di
queste prospettive".
Per Mauro Micillo, Responsabile Divisione Corporate &
Investment Banking
di Intesa Sanpaolo e Amministratore Delegato di Banca Imi
"l'industria
manifatturiera italiana ha chiuso un 2017 particolarmente
positivo, tra i
migliori anni del post-crisi: il fatturato è aumentato del 4,3%
grazie al
contributo sia della componente interna, sostenuta dalla ripresa
del ciclo
degli investimenti, sia di quella estera, supportata da
esportazioni in
crescita. L'Italia è ancora la seconda manifattura d'Europa, ma
siamo
frazionati in una miriade di aziende di piccole e medie
dimensioni. È
necessario colmare un gap dimensionale avviando un percorso che
porti
verso una maggiore managerializzazione e internazionalizzazione
delle
imprese italiane. In questo scenario, abbiamo voluto creare
all'interno
della nostra Banca una struttura di Corporate Finance
appositamente
dedicata alle piccole e medie imprese per supportarle nel loro
percorso di
sviluppo e accelerarne l'accesso al mercato dei capitali".
com/lab
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September 05, 2018 09:14 ET (13:14 GMT)
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