Tutti i principali indici europei hanno terminato la seduta in
territorio positivo: il Ftse Mib ha chiuso le contrattazioni con un
+2,65% a 19.060 punti, il Cac-40 con un +3,35%, l'Ibex con un 3,4%,
il Dax con un +2,79% e il Ftse 100 con un +2,04%.
I listini hanno festeggiato le dichiarazioni della Fed, che ha
continuato a mantenere il proprio atteggiamento accomodante
mostrandosi positiva sull'andamento dell'economia e dichiarandosi
"paziente" in vista del rialzo dei tassi.
L'attenzione degli investitori si è rivolta principalmente al
Fomc, mentre la Grecia è passata un po' in secondo piano.
L'elezione del Presidente della Repubblica del Paese si è conclusa
con un nulla di fatto comunque atteso dal mercato, con il candidato
Stavros Dimas che ha ottenuto solo 160 voti a favore. Secondo gli
esperti sarà importante osservare cosa succederà nel secondo turno
del 23 dicembre e nel terzo del 29 dicembre.
Gli operatori continuano invece a monitorare la Russia con
attenzione. Il presidente russo Vladimir Putin, durante il discorso
di fine anno alla nazione, ha affermato che i Paesi occidentali
"vogliono che l'Orso russo stia seduto tranquillamente e mangi il
miele, ma tentano di metterlo in catene, di togliergli i denti e
gli artigli e impagliarlo".
Sul fronte dei dati macroeconomici l'indice Ifo pubblicato a
metà mattinata non ha avuto un particolare impatto sui mercati dal
momento che è stato sostanzialmente in linea alle attese (105,5
punti). I dati americani nel complesso sono stati positivi: il Pmi
servizi di dicembre preliminare si è attestato a 53,6 punti, il
superindice di novembre è cresciuto dello 0,6% m/m (consenso +0,5%
m/m), mentre l'indice Fed Filadelfia di dicembre si è attestato a
24,5 punti (26 punti il consenso).
A piazza Affari in rialzo il comparto dei bancari, con lo spread
Btp/Bund che si è attestato a 134 punti base: B.Popolare (+1,61%),
Ubi B. (+2,21%), B.P.Milano (+2,89%), B.P.E.Romagna (+1,91%),
Unicredit (+2,95%), Intesa Sanpaolo (+3,39%) e Mediobanca (+2,39%).
In negativo solo B.Mps (-1,7%).
Contrastato il settore dell'Oil & Gas: Eni ha segnato un
progresso del 3,13%, Tenaris dell'1,73%, mentre Saipem ha perso lo
0,58%. Il Brent si trova a 60,29 dollari al barile mentre il Wti a
55,8 dollari al barile.
Molto bene pure i titoli del cemento, che hanno performato
positivamente aiutati dalle positive considerazioni di Deutche
Bank.
B.Unicem ha guadagnato il 3,45% a 10,5 euro. DB ha confermato
sul titolo la raccomandazione buy (il prezzo obiettivo passa a 12,5
euro da 14,5 euro), spiegando che nel breve periodo l'outlook cauto
sull'Europa e sulla Russia continueranno ad intaccare il sentiment
degli investitori nei confronti dell'azione ma "con un
miglioramento del bilancio e con una forte leva operativa B.Unicem
tornerá alla ribalta nel momento in cui gli
investitori diventeranno piú fiduciosi sulla ripresa
dell'Eurozona e
sulla stabilizzazione del mercato russo".
Su Italcementi (+5,91% a 4,948 euro) la stessa casa d'affari ha
aumentato il prezzo obiettivo a 5,8 euro da 5,6 euro. Gli esperti
affermano che "con un'esposizione ai mercati in Marocco ed Egitto
che stanno migliorando e con i recenti investimenti che hanno
iniziato a contribuire all'Ebitda in Italia e in Bulgaria, crediamo
che Italcementi vedrá un miglioramento del momentum in quasi la
metá dei propri business".
Finmeccanica ha accelerato al rialzo verso metà seduta e ha
guadagnato il 4,97% a 7,82 euro. Un analista ricollega il rialzo
all'appeal da M&A spiegando che oggi dovrebbe essere l'ultimo
giorno per la presentazione delle offerte vincolanti per la
divisione trasporti. In progresso anche Ansaldo Sts (+1,78% a 8,305
euro).
Acquisti su UnipolSai (+2,97% a 2,218 euro) su cui B.Imi ha
confermato il rating hold e il prezzo obiettivo a 2,5 euro
ribadendo il proprio giudizio positivo per la conversione delle
azioni Risparmio in ordinarie.
Sul resto del listino si segnala Trevi Fin. (-0,07% a 2,75 euro)
su cui Goldman Sachs ha abbassato la raccomandazione a neutral da
buy e allo
stesso tempo ha terminato la copertura sull'azione. Il prezzo
obiettivo
viene tagliato a 2,9 euro da 6,81 euro.
In luce Fedon (+26,23% a 7,7 euro) che nel giorno del debutto è
stato sospeso per quasi tutta la seduta. Il gruppo opera nel
settore della produzione e commercializzazione di porta-occhiali ed
accessori per il business ottico ed è attivo anche nel settore
della pelletteria.
Acquisti anche su LVenture (+8,3% a 0,731 euro) che con
Unicredit, a meno di 10 mesi dal lancio del programma di
accelerazione UniCredit Start Lab promosso per favorire lo sviluppo
delle startup innovative italiane, ha erogato questa mattina il suo
primo investimento a favore di una giovane azienda.
sda
susanna.scotto@mfdowjones.it