Mobilità: filiera elettrico a 300 mld euro fatturato in 2030 in Italia (Ambrosetti)
October 17 2017 - 1:42PM
MF Dow Jones (Italian)
La filiera allargata della e-mobility conta circa 160.000
imprese e 823.000 occupati in Italia con fino a 300 miliardi di
fatturato previsti al 2030.
E' questo quanto emerso dal rapporto "The European House",
realizzato da Ambrosetti, in collaborazione con Enel, per
comprendere meglio le dinamiche della mobilità elettrica e le
opportunità che quest'ultima può generare a livello industriale ed
occupazionale.
Lo studio è stato presentato al #FORUMAutoMotive di Milano da
Francesco Venturini, Direttore Global e-Solutions di Enel, e da
Lorenzo Tavazzi, Direttore Area Servizi e Intellicence The European
House-Ambrosetti. Un incontro che ha permesso di fare il punto
sullo sviluppo della mobilità elettrica in Italia e sulle
prospettive a breve e lungo termine.
Dall'analisi emerge che tra il 2005 e il 2016, il numero di
autoveicoli a motore elettrico e ibridi elettrici plug-in è
cresciuto ad un tasso medio annuo del 94% in termini di stock
(superando i 2 milioni di unità nel 2016) e del 72% in termini di
nuove immatricolazioni. La Cina domina, in termini assoluti, lo
scenario mondiale della mobilità elettrica, con quasi 649.000
autoveicoli elettrici circolanti al 2016, mentre la Norvegia è il
best performer in termini di penetrazione dell'autoveicolo
elettrico, con una market share sul totale circolante del
5,11%.
Anche l'Italia è coinvolta nella "e-Mobility Revolution":
sebbene la strada verso la transizione elettrica del Paese sia
ancora molto lunga, il numero di immatricolazioni di autoveicoli
elettrici è cresciuto ad un tasso medio annuo composto del 41% tra
2005 e 2016 e la crescita è stata significativa anche per il parco
auto, con 9.820 autoveicoli circolanti nel 2016 (+60% rispetto
all'anno precedente).
Per guidare la transizione del Paese verso la e-Mobility, è
importante comprendere il punto di partenza dei territori italiani.
Proprio per questo The European - House Amborsetti ha sviluppato un
innovativo strumento di monitoraggio, l'Indice del Trasporto
Elettrico (ITE), che permette di misurare la performance in termini
relativi delle 20 Regioni (ITER) e delle 14 Città Metropolitane
italiane (ITEM) sulla mobilità elettrica.
Tra le Regioni italiane, la Toscana è prima in classifica con un
punteggio pari a 6,5 su un valore massimo di 10, seguita da
Lombardia ed Emilia Romagna. Nel ranking delle Città Metropolitane,
è Firenze a posizionarsi in cima alla classifica, con un punteggio
complessivo di 8,1, seguita da Milano (6,4 punti) e Roma (6,0
punti). Tutti i territori del Mezzogiorno d'Italia, ad esclusione
della Puglia, si collocano nella parte bassa delle classifiche,
evidenziando così l'ampio potenziale di sviluppo per la e-Mobility
in queste aree.
L'elettrificazione dei sistemi di trasporto è una importante
opportunità industriale e di modernizzazione per il sistema-Paese.
Per dimensionare l'impatto attivabile sulla filiera industriale
della e-Mobility, The European House - Ambrosetti ha mappato, per
la prima volta nel nostro Paese, la value chain allargata della
e-Mobility, per comprendere le diverse attività manifatturiere e di
servizio che sono attivate dall'industry del trasporto elettrico. I
numeri sull'occupazione sono significativi: nel complesso si tratta
di circa 160.000 imprese e 823.000 occupati.
In aggiunta, sono stati elaborati alcuni scenari di sviluppo per
gli autoveicoli elettrici e la rete infrastrutturale di ricarica.
Considerando il solo mercato degli autoveicoli elettrici e il
fatturato generabile in ciascuna fase della filiera ad essa
collegata (autoveicoli, infrastrutture di ricarica elettrica,
servizi ICT, riciclo e seconda vita), è stato stimato che, nei
diversi scenari di sviluppo ipotizzati, si potrebbe attivare un
fatturato cumulato compreso tra 24 e 100 miliardi di Euro al 2025 e
tra 68 e 303 miliardi di Euro al 2030.
Per cavalcare con successo la e-Mobility Revolution, l'Italia
deve innanzitutto sviluppare una visione di medio-lungo termine,
come fatto dai principali Paesi e adottare delle politiche
nazionali volte a sostenere la domanda, la filiera industriale
(incentivando soprattutto la ricerca) e la rete infrastrutturale di
ricarica.
Ad oggi in Italia sono state installate più di 3.500 stazioni di
ricarica con tecnologia Enel sia su suolo pubblico che privato.
Dal 1° ottobre Enel ha installato, nell'ambito del progetto
EVA+, i primi 30 punti di ricarica Fast Recharge Plus che coprono
la tratta Roma-Milano con un'infrastruttura ogni 60 km circa e che
consentono di fare un "pieno" di energia in 20 minuti. EVA+ è il
progetto di mobilità elettrica, coordinato da Enel, a cui
partecipano Verbund, Renault, Nissan, BMW e Volkswagen Group Italia
(rappresentata dalle marche Volkswagen e Audi) e co-finanziato
dalla Commissione Europea.
Il 9 novembre Enel presenterà il piano complessivo di
infrastrutture e partnership per lo sviluppo della mobilità
elettrica in Italia. A questo proposito Enel intende installare nei
prossimi tre anni un numero di colonnine che varia tra le 7.000 e
le 12.000 unità, modulabili a seconda degli sviluppi, in termini di
avanzamenti tecnologici e diffusione dei veicoli elettrici, che
avverranno nel nostro paese in questo settore. Gli investimenti
complessivi saranno compresi tra i 100 e i 300 milioni di euro.
com/ilr
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October 17, 2017 13:27 ET (17:27 GMT)
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