Petrolio: Iea, Usa ridurranno influenza Opec grazie a shale oil
November 13 2019 - 2:57AM
MF Dow Jones (Italian)
L'incessante aumento della produzione di shale oil negli Stati
Uniti rivoluzionerá i mercati globali dell'energia negli anni a
venire, rafforzando l'influenza degli Usa rispetto alle nazioni
Opec,
Lo si legge nel rapporto annuale dell'Agenzia Internazionale
dell'Energia (Iea).
Anche se la crescita della produzione americana negli Stati
Uniti rallenterá rispetto al ritmo registrato negli ultimi anni, lo
scenario previsionale prevede che l'85% dell'aumento della
produzione mondiale di petrolio al 2030 sará fornito dagli Usa.
"La crescita dell'output degli Stati Uniti limiterà la capacità
degli esportatori tradizionali di gestire il mercato", ha affermato
Fatih Birol, direttore esecutivo della Iea, secondo cui "i Paesi le
cui economie dipendono esclusivamente dalle riserve di petrolio e
gas si troveranno ad affrontare serie sfide".
Il rapporto arriva mentre i leader dell'Opec e dei Paesi suoi
alleati stanno preparando l'incontro di Vienna di dicembre, dove
sará deciso se continuare con i tagli alla produzione di petrolio.
Inoltre, proprio in queste settimane, Saudi Aramco, sta cercando di
portare a termine un'Ipo attesa da anni.
La produzione americana dovrebbe salire a 19 milioni di barili
al giorno nel prossimo decennio, riducendo ridurrà la quota del
mercato petrolifero globale detenuta oggi dai membri dell'Opec e
dalla Russia, dal 55% della metà degli anni 2000 al 47% nel
2030.
Ad oggi "il mondo dipende ancora fortemente dall'output di
petrolio del Medio Oriente", ma "le pressioni sui ricavi da
idrocarburi di alcuni dei principali produttori mondiali Opec
sottolineano l'importanza dei loro sforzi per diversificare le loro
economie", si legge nel report dell'organizzazione con sede a
Parigi.
"La rivoluzione dello shale oil evidenzia che un rapido
cambiamento nel sistema energetico è possibile quando una spinta
iniziale allo sviluppo di nuove tecnologie è integrata da forti
incentivi di mercato e investimenti su larga scala", ha aggiunto
Birol.
Lo scenario di base a lungo termine della Iea per il mercato
globale dell'energia prevede anche che l'azione politica e gli
obiettivi delineati dai leader di tutto il mondo non saranno
sufficienti a garantire un futuro energetico sostenibile ed evitare
le conseguenze più gravi del cambiamento climatico.
In questo scenario, la domanda di energia aumenterà dell'1,3%
a/a fino al 2040, "causando tensioni in tutti gli aspetti dei
mercati dell'energia e un continuo aumento delle emissioni", che
"provocheranno gravi impatti del clima".
Le fonti a basse emissioni di carbonio, come il solare,
forniranno più della metà della crescita dell'outpur, mentre il gas
naturale liquefatto ne fornirà un altro terzo, mentre la domanda di
petrolio si appiattirà verso la metà del decennio 2030.
Le vendite annuali di veicoli elettrici potrebbero salire a
oltre 30 milioni di unità nel 2040 dai 2 milioni di oggi, ha
affermato l'agenzia, osservando però che il raddoppio delle vendite
di Suv negli ultimi 10 anni è significativo perché sono più grandi,
pesanti, con maggiori consumi di carburante e più difficili da
elettrificare.
lus
(END) Dow Jones Newswires
November 13, 2019 02:42 ET (07:42 GMT)
Copyright (c) 2019 MF-Dow Jones News Srl.