Editoria: le tv hanno perso 860 mln (MF)
February 02 2017 - 2:35AM
MF Dow Jones (Italian)
Nonostante rappresenti quasi il 60% dell'intera torta
pubblicitaria, e in termini di ascolti abbia il più importante
bacino dei
principali Paesi europei, l'industria televisiva italiana soffre
eccome.
Del resto, le spese delle aziende in advertising, dal 2008 a
oggi, sono
crollate del 35-40% e questo trend, unito anche al fenomeno
dell'evasione
del canone (l'anno scorso il tasso su base nazionale era del 30%
con punte
al Sud del 37% e a Milano del 42%), ha fatto sì che nel periodo
2011-2015
la contrazione dei ricavi complessivi del settore sia stata di
1,4
miliardi (-13,5%).
Una flessione, scrive MF, dovuta essenzialmente al calo del
mercato
pubblicitario: -1,2 miliardi. È questa la radiografia del
settore
televisivo che emerge dall'analisi elaborata da R&S
Mediobanca e diffusa
ieri, dalla quale emerge inoltre che le perdite cumulate nel
quinquennio
dai cinque principali operatori televisivi (Sky, Mediaset , Rai,
La7 e
Discovery), che per l'Agcom rappresentano il 90% dell'intero
giro
d'affari, è stata di 860 milioni. Chi ha perso più fatturato,
nel periodo
2011-2015, è la La7 (-26,6%) di Urbano Cairo, proprietario anche
di Rcs
Mediagroup e del Torino Calcio, seguita dalla Mediaset (-22%)
dei
Berlusconi e dalla Rai (-15%). Regge l'urto della crisi, invece,
Sky
(-4%). In controtendenza Discovery che, operativa in Italia dal
maggio
2011, ha visto salire il giro d'affari da 74 a 195 milioni,
anche grazie
alle acquisizioni dei canali di Swicthover e di Nove.
red/lab
(END) Dow Jones Newswires
February 02, 2017 02:20 ET (07:20 GMT)
Copyright (c) 2017 MF-Dow Jones News Srl.