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Bernie Sanders, il candidato progressista le cui due campagne elettorali alle primarie hanno spinto il partito democratico statunitense a sinistra, ha interrotto la sua corsa, quando ormai le sue poche apparizioni pubbliche hanno reso estremamente difficile la sua scalata verso la nomination.

Sanders è stato considerato a febbraio il front-runner della nomination Dem, ma il rapido consolidamento dell'istituzione partitica attorno alla candidatura dell'ex vicepresidente americano, Joe Biden, all'inizio di marzo, ha invertito le sue fortune.

Il senatore del Vermont sapeva che avrebbe dovuto ampliare la sua base elettoratorale per vincere la nomination. Sebbene alcuni sondaggi abbiano mostrato un aumento dell'affluenza, si trattava di un incremento a favore di Biden. In molti Stati, la forte attrazione esercitata da Sanders sugli elettori più giovani e più liberali è stata più che compensata dalla forza di Biden tra i democratici meno liberali e più anziani.

Sanders è rimasto indietro rispetto a Biden nei sondaggi del Wisconsin, che si è recato alle urne ieri ma renderà noti i risultati il 13 aprile. Molti altri Stati hanno posticipato la data delle loro primarie a causa della pandemia di coronavirus, provocando una lunga fase senza eventi e comizi che hanno ritardato il ritorno in scena di Sanders.

A marzo Sanders ha sofferto diverse sconfitte. Una perdita di 17 punti nel Michigan ha confermato la sua posizione di svantaggio. Il senatore del Vermont aveva a lungo affermato che all'elezione presidenziale sarebbe stato in grado di coinvolgere gli Stati del Midwest, come il Michigan, che nel 2016 avevano votato per il presidente statunitense, Donald Trump. Quell'anno Sanders aveva strappato una vittoria a sorpresa a Hillary Clinton nelle primarie dello Stato.

Sanders ha cominciato a subire una brusca caduta del sostegno elettorale a partire dalla fine di febbraio, quando il senatore sembrava invece in grado di vincere la nomination. Aveva, infatti, vinto il Nevada con 27 punti, conquistato per poco il New Hampshire ed era in vantaggio in Iowa.

Tuttavia, l'ala moderata del partito ha iniziato a consolidarsi intorno a Biden dopo la vittoria dell'ex vice presidente nella Carolina del Sud con 28 punti, grazie al supporto degli elettori afroamericani, un blocco chiave per le primarie Dem.

Quattro ex candidati si sono schierati con Biden nel giro di una settimana. La senatrice del Massachusetts, Elizabeth Warren, la candidata più vicina a Sanders ideologicamente, è uscita dalla gara non sostenendo nessuno.

Sebbene le politiche liberali di Sanders abbiano riscosso ampio successo tra l'elettorato democratico - un sondaggio del Wall Street Journal e di Nbc News di marzo ha rilevato che il 67% degli elettori democratici primari ha sostenuto la proposta del sistema Medicare for All - Sanders ha fatto i conti con un elettorato la cui priorità è quella di sconfiggere Trump. Molti di loro sono preoccupati che un socialista democratico, come Sanders usa definirsi, sia più facile da battere in un'elezione generale.

Con lo scoppio della pandemia di coronavirus, il senatore del Vermont ha cominciato a trasmettere in streaming i suoi eventi, a risparmiare sugli annunci pubblicitari su Facebook, che si sono interrotti a partire dal 18 marzo, e a non apparire in Tv.

Sanders ha fatto una campagna sulla promessa di una rivoluzione che avrebbe radicalmente modificato i principali settori dell'economia degli Stati Uniti, proponendo l'eliminazione del debito degli studenti e quello contratto per le assicurazioni sanitarie, di rendere accessibili a tutti i college e le università pubblici, e riformare l'economia per combattere i cambiamenti climatici. Per finanziare le sue ambiziose proposte, Sanders avrebbe aumentato le tasse sulle società e sulle fasce abbienti della società americana.

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(END) Dow Jones Newswires

April 08, 2020 12:14 ET (16:14 GMT)

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