Tlc: Mediobanca R&S, Tim al top in Italia per ricavi e margini
January 24 2019 - 11:43AM
MF Dow Jones (Italian)
Nel 2017 il business italiano delle tlc ha registrato una
crescita dello 0,9% portandosi a 32,2 miliardi di euro, soprattutto
grazie alle buone performance della telefonia fissa (+3,8%).
E' quanto emerge dallo studio di Mediobanca R&S sul settore
tlc, che sottolinea come anche quest'anno la classifica dei
principali player italiani sia dominata da Tim, con un fatturato di
19,5 mld, in crescita del +4,4% rispetto al 2016. Novità al secondo
posto dove Vodafone Italia (6,3 mld, +1,3% sul 2016) ha scalzato
Wind Tre, i cui ricavi si sono contratti del 4,5% e si attestano a
quota 6 mld.
Sul fronte dell'Arpu, l'indicatore che misura i ricavi medio per
singolo utente, Vodafone Italia stacca tutti i competitor con 14,8
euro (14,5 euro primi 9 mesi 18), seguita da Tim (12,5; 11,8), Wind
Tre (11,3; 10,5), Tiscali (6,1) e PosteMobile (4,4; 4,2). L'Arpu
nel periodo 2013-17 migliora solo per Vodafone I. (+8%) e per
Tiscali (+6,1%), mentre flette per Tim (-4,6%), Wind Tre (-4,2%) e
PosteMobile (-37,1%).
Se consideriamo i dati aggregati degli ultimi cinque anni, il
fatturato si è ridotto per tutte le compagnie ad eccezione di
Fastweb che ha segnato una crescita del 18,4%. Telecom è, invece,
la società che ha subito il maggior calo in termini di fatturato
(-15,1%).
Tim domina la classifica anche in termini di redditività
industriale con un Mon al 18% dei ricavi, seguita da Vodafone
Italia (12%) e Wind Tre (10%). A causa della contabilizzazione di
oltre 700 mln per la ristrutturazione del personale, l'utile netto
di Tim passa dal 9,7% del 2016 al più modesto 5,8% del 2017,
perdendo il proprio primato in favore di Vodafone e Fastweb
(entrambe all'8,2%). Anche il risultato corrente premia Vodafone
(11,9% del fatturato), prima davanti a Telecom Italia (10,3%) e
Fastweb (8,9%).
Fastweb realizza, inoltre, il maggior tasso medio di
investimenti del periodo 2013-2017 (32,7%) e del solo 2017 (32%).
Dalla sua fondazione nel 1999, l'azienda del Gruppo Swisscom ha
investito oltre 9 mld nella propria infrastruttura di rete fissa.
Seguono Telecom (25% nel quinquennio e 29,3% nel 2017) e Wind Tre
(21,1% e 20,9%). Nel luglio 2016 Tim e Fastweb hanno costituito
FlashFiber, per collegare entro il 2020 tre milioni di unità
abitative nelle principali 29 città italiane con tecnologia Ftth (1
Gigabit/s), per un investimento complessivo di 1,2 mld. In
generale, le tlc italiane hanno investito 7,15 mld
nel 2017 (erano 6,9 mld nel 2016), per il 69% destinati alla
telefonia fissa.
Nei primi 9 mesi del 2018 l'andamento dei ricavi è piuttosto
altalenante, con alcune societa' che registrano un progresso come
Fastweb (+7,2%) e Postepay (+5,8%) e alcune che invece scendono,
come Wind 3 (-11,2%), Tiscali (-10,8% nella prima metà dell'anno),
Tim (-3,1%) e Vodafone (-6,2% nella prima metà dell'anno).
fch
(END) Dow Jones Newswires
January 24, 2019 11:28 ET (16:28 GMT)
Copyright (c) 2019 MF-Dow Jones News Srl.
Tessellis (BIT:TSL)
Historical Stock Chart
From Mar 2024 to Apr 2024
Tessellis (BIT:TSL)
Historical Stock Chart
From Apr 2023 to Apr 2024