Le reti tlc hanno retto, ma la pandemia ha reso evidente
come tecnologia e digitalizzazione siano aspetti fondamentali
per lo
sviluppo di un Paese. Giuseppe Pignari, cyber security officer
di Huawei
Italia, parla con MF-Milano Finanza dell'impatto che ha avuto il
Covid-19
sul business dell'azienda, che non ha subito contraccolpi
economici. "Il
5G adesso sarà visto sotto una luce diversa", spiega
Pignari.
Domanda. In che senso?
Risposta. Partiamo dai dati. Abbiamo assistito a un impatto
sulle reti
tlc che non si era mai visto prima. C'è stata una crescita di
traffico
incredibile. Ma le reti tendenzialmente hanno resistito.
D. Il picco era stato in qualche modo previsto?
R. No, è che le reti erano state costruite già prevedendo
margini di
sicurezza. La pandemia però ha messo bene in evidenza come le
tlc siano
diventate uno strumento fondamentale per il Paese. E questo
porta alle
riflessioni sul 5G. Se questa tecnologia fosse stata già
utilizzata in
maniera estesa, avrebbe aiutato. Adesso è chiaro che faccia
parte degli
investimenti strategici per il futuro. Il 4G non ce la fa
più.
D. Come avrebbe aiutato?
R. In Italia siamo partiti, ma il 5G è ancora indietro. In Cina
è stata
una componente decisiva. Non ci sono solo state le restrizioni
alla
mobilità decise dalla politica. Il 5G ha aiutato con i veicoli a
guida
remota per il trasporto di cibo e bevande negli ospedali e
ancora di più
in ambito clinico.
D. In che modo?
R. Sono stati creati ambienti collaborativi tra medici in
cui
condividere le tomografie ad altissima definizione. Oppure
l'utilizzo
dell'intelligenza artificiale ha permesso pre-screening senza
ricorrere ai
medici. Sono esperienze che abbiamo esportato anche in
Italia.
D. Come?
R. Stiamo collaborando con l'ospedale Cotugno di Napoli. Poco
tempo fa
abbiamo organizzato assieme a Retelit una videoconferenza nella
quale gli
specialisti italiani si sono scambiati esperienze sulle terapie
con medici
dell'università di Shanghai.
D. Quindi ora si aspetta un'accelerazione del 5G?
R. Sì. Il punto sarà se le aziende colpite dal virus avranno
la
possibilità di fare investimenti. Ci aspettavamo che il 2020
sarebbe stato
decisivo.
D. Si pensa che alcune società tlc uniranno le forze per far
fronte agli
investimenti.
R. Sì, mi aspetto un consolidamento. L'operazione che Tim e
Vodafone
hanno fatto con Inwit va in questa direzione.
D. La vostra attività ha subito ripercussioni da Covid?
R. L'impatto non si è sentito. La considerazione che facevo
sulle reti
che hanno retto deriva anche dal fatto che le società hanno
continuato la
loro espansione. Anzi, abbiamo assistito persino a
un'accelerazione.
D. Quindi nessun impatto per il futuro?
R. Direi di no, Lo sviluppo delle attività in Italia era già
ben
delineato e confermiamo investimenti per 3 miliardi nei prossimi
tre anni.
Credo che la consapevolezza portata dal virus renderà il futuro
ancora più
digitalizzato e tecnologico.
D. L'espansione si accompagna però alla legittima preoccupazione
per
sicurezza e privacy?
R. Il tema è vasto e complesso e comprende anche tematiche
regolatorie
oltre a quelle tecnologiche. Noi da oltre dieci anni abbiamo
reso la cyber
security un principio imprescindibile del nostro business e su
questo
fronte abbiamo anche investito molto in ricerca e sviluppo.
Credo che il
mix tra collaborazione internazionale, standard rigorosi,
rispetto delle
regole e grandi investimenti offra una ragionevole garanzia di
tutela e
sicurezza.
red
(END) Dow Jones Newswires
April 28, 2020 02:27 ET (06:27 GMT)
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