Masi Agricola: 5 premiati a 36* edizione del Premio Masi
October 02 2017 - 1:23PM
MF Dow Jones (Italian)
Si è tenuta sabato scorso la cerimonia della 36* edizione del
Premio Masi con la firma della storica botta di Amarone. I
vincitori sono Emilio Franzina, Paola Marini, Elena Zambon (Premio
Civiltà Veneta), Luigi Moio (Premio Internazionale Civiltà del
Vino) e Yolande Mukagasana (Premio Internazionale Grosso D'Oro
Veneziano).
Impresa e ripresa nel Veneto, sviluppo, cultura e gusto da
esportare, diritti negati, flussi migratori, genocidi sono, in
estrema sintesi, i temi dei protagonisti che hanno trovato
l'apprezzamento di tutta la Fondazione Masi.
Sono tre, in particolare, i vincitori del Premio Masi per la
Civiltà Veneta, conferito ai simboli dell'eccellenza della "gente
veneta" nei campi della cultura, delle scienze e
dell'imprenditoria.
Ad aggiudicarselo, la storica dell'arte Paola Marini "per la
straordinaria opera di studio e valorizzazione dell'arte veneta,
attraverso pubblicazioni e la direzione prima dei Civici Musei
d'Arte e Monumenti di Verona e ora delle Gallerie dell'Accademia di
Venezia", citano le motivazioni; oltre all'imprenditrice Elena
Zambon "per aver saputo sviluppare nell'industria farmaceutica non
solo le potenzialità di ricerca e di espansione all'estero del
Gruppo Zambon ma anche i valori morali e sociali posti alla base
dell'attività, attraverso la Fondazione Zoé e il Codice Etico della
società".
Nella stessa categoria è stato premiato anche lo scrittore e
professore di Storia Contemporanea all'Università di Verona, Emilio
Franzina "per aver indagato la storia spesso dimenticata degli
ultimi e in particolare dei nostri emigranti, di cui ha ricostruito
le condizioni sociali e politiche, le vicende migratorie, le
espressioni dell'arte popolare, gli epistolari, le canzoni".
Il Premio Masi Civiltà del Vino è stato assegnato al professore
di enologia all'Università di Napoli Federico II Luigi Moio, "per i
suoi meriti di ricercatore, sperimentatore, docente e divulgatore
che lo hanno reso autorevole del mondo della scienza, delle
istituzioni e della nobile cultura della vite e del vino", mentre
il Grosso D'Oro Veneziano pensato per premiare - assieme alla
Fondazione Corriere della Sera - personalità o istituzioni che
diffondono un messaggio di progresso civile, amicizia, fratellanza
e pace tra i popoli è andato a Yolande Mukagasana.
Secondo la giuria, la scrittrice che ha raccontato il genocidio
nel Ruanda e già candidata al Nobel per la pace, si è aggiudicata
il premio "per aver saputo trasmettere attraverso la sua forza
d'animo, i suoi scritti e la sua voce un messaggio di verità,
giustizia e riconciliazione, oltre che un monito contro i conflitti
e la brutalità che alimentano incontrollati flussi migratori,
insicurezza e moti di intolleranza tra popoli ed etnie".
com/fus
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October 02, 2017 13:08 ET (17:08 GMT)
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