Atlantia: dopo il casello (Mi.Fi.)
July 04 2022 - 3:35AM
MF Dow Jones (Italian)
Fra tutti i protagonisti della grande finanza italiana accorsi
alle esequie ad Agordo di Leonardo Del Vecchio, non è passata
inosservata al Palaluxottica la presenza dei due grandi timonieri
della "galassia Benetton". Quello passato, il capostipite Luciano,
fondatore assieme agli altri tre fratelli del gruppo dei
maglioncini colorati, e quello presente, il nuovo presidente di
Edizione, Alessandro, chiamato a proiettare nel futuro l'impero
finanziario diversificato della famiglia trevigiana, girando
definitivamente pagina rispetto alla tragedia del Morandi del 2018.
E nelle ultime settimane, secondo quanto circola fra gli advisor
che lavorano alla mega opa da 12,7 miliardi di euro di Edizione
sulla controllata Atlantia, pare prendere forma un cambiamento
nella mappa delle partecipazioni della holding che va proprio nel
verso del taglio con il passato. Nel senso di quella
"discontinuità" che più volte Alessandro Benetton ha invocato nel
descrivere la nuova fase della holding a cui è stato chiamato in
una co-gestione con i cugini.
Un cambiamento, scrive Milano Finanza, che probabilmente le mire
di conquista da parte dei fondi esteri, Gip e Brookfield, in cui è
finita Atlantia a inizio marzo, hanno ritardato, rendendo
necessario un congelamento della governance necessario a serrare
prima le fila. Non c'è ancora niente di definitivo, ma una delle
opzioni per il futuro post-opa del gruppo infrastrutturale con in
pancia il business delle autostrade e degli aeroporti è quella di
un reshuffle di alcune prime linee. E il reshuffle che potrebbe
coinvolgere anche il ceo Carlo Bertazzo.
Il top-manager, ex direttore generale della stessa Edizione e
che nel dopo-Castellucci ha ben condotto la trattativa con Cdp per
il ritorno di Aspi nell'alveo pubblico e proiettato il gruppo nella
nuova era della smart mobility, potrebbe infatti venir sacrificato
sull'altare della discontinuità. Anche se c'è qualcuno che ha
citato qualche malumore pure per l'acquisizione della tedesca
Yunex: un deal che secondo gli analisti, con 950 milioni, l'ad
avrebbe strapagato. Da Edizione bollano le indiscrezioni come
chiacchiere. Ma alcune fonti riferiscono a MF-Milano Finanza che,
conclusa a ottobre l'offerta per blindare Atlantia, il board
rinnovato a fine aprile e che ha confermato il ceo e portato alla
presidenza l'ambasciatore Giampiero Massolo al posto di Fabio
Cerchiai, potrebbe concludere il mandato, nonostante il delisting e
il cambio del quadro degli azionisti, provvedendo però a cooptare
un nuovo ceo. A metà aprile, per mettere in sicurezza la cassa da
8,2 miliardi post-Aspi e proteggere la società dalle avances di
spezzatino da parte dei fondi, la famiglia Benetton in asse con
Blackstone ha lanciato un'opa difensiva, imbarcando anche i soci
storici di Ponzano come il fondo sovrano di Singapore, Gic, e
Fondazione Crt. A inizio maggio sono già state chieste tutte le
autorizzazioni, fra cui anche quella di Bankitalia per la presenza
nel perimetro di Telepass (società di pagamento). Via Nazionale
potrebbe impiegare fino a 90 giorni per dare il proprio assenso.
L'ipotesi più probabile è che l'offerta possa scattare tra agosto e
inizio settembre, per concludersi entro ottobre.
red
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0409:19 lug 2022
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July 04, 2022 03:20 ET (07:20 GMT)
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