Acciaio: trafilerie, cala l'utile ma migliora la solidità
November 19 2020 - 9:34AM
MF Dow Jones (Italian)
Per le trafilerie il 2019 è stato l'anno peggiore dell'ultimo
triennio (2017-2019), cala l'utile ma migliora la solidità nel
2019.
È quanto emerge dall'analisi che siderweb ha effettuato su
questo comparto della filiera siderurgica nazionale, basandosi sui
numeri contenuti in Bilanci d'Acciaio 2020.
Lo studio di siderweb, si legge in una nota, ha analizzato i
bilanci di oltre 5mila imprese dell'acciaio, dalla produzione
all'utilizzo, per fotografare la situazione economico finanziaria e
patrimoniale della filiera. Oggi è stata presentata l'analisi
incentrata sul comparto della trafilatura con l'evento digitale
"Trafilerie: l'impatto della crisi da Covid-19 e le prospettive per
il 2021", organizzato da siderweb in collaborazione con la Camera
di Commercio di Como-Lecco e sponsorizzato da Ubi Banca, Coface,
Regesta, Caleotto e SAS Engineering and Planning.
Sono stati presi in considerazione i bilanci di 64 trafilerie
(24 specializzate in acciai comuni, 24 in acciai speciali, 9 in
acciai inox e 7 multiprodotto).
Il fatturato è sceso del 12% rispetto al 2018. Tuttavia, il
valore aggiunto è riuscito, in termini di rapporto con il giro
d'affari, a replicare i risultati del 2018. Si è registrato un calo
tendenziale sia dell'Ebitda che l'utile netto, tanto rispetto al
2018 quanto al 2017.
Sul versante della solidità, il triennio 2017-2019 è stato
caratterizzato da un recupero delle posizioni e da un miglioramento
del comparto nel suo complesso, con una dinamica meno positiva per
gli acciai comuni.
In termini di redditività, i settori degli acciai comuni e delle
trafilerie multiprodotto hanno avuto performance nettamente
migliori rispetto agli acciai speciali e inox. I risultati di
questi sotto-segmenti, insomma, si sono fatti più omogenei,
rispetto a quanto si era rilevato nel 2017 e 2018.
Per il comparto delle trafilerie, ha dichiarato Stefano Ferrari,
responsabile dell'Ufficio Studi siderweb, "il 2019 ha avuto
un'evoluzione non entusiasmante. Il settore, nel suo complesso, è
risultato in utile, ma su valori nettamente inferiori al recente
passato. Ciò non rappresenta una notizia positiva, data la crisi
alle porte. Tuttavia, il miglioramento della solidità rappresenta
sicuramente un punto a favore".
L'Ufficio Studi siderweb ha effettuato anche un confronto di
filiera tra le trafilerie (cioè i fornitori) e i mollifici e le
viterie (i principali clienti), prendendo in considerazione sia i
dati del 2019, che l'evoluzione del triennio 2017-2019.
"L'evoluzione del fatturato e della redditività di trafilerie e
mollifici - ha illustrato Ferrari - ha avuto un andamento
allineato: il giro d'affari è calato in modo contenuto
(rispettivamente del -0,8% e del -2,5%). È diminuita in modo
maggiore la redditività, sia industriale che in termini di reddito
netto. Le viterie, invece, hanno fatto registrare un'evoluzione
diversa: il fatturato è diminuito maggiormente (-16,6%), mentre
utile ed Ebitda sono scesi in misura minore perché le viterie sono
riuscite a ottenere una diminuzione costo lavoro nel triennio
(-13,6%), quando per gli altri due comparti è aumentato".
Quanto all'indebitamento, trafilerie e mollifici si sono mossi
all'unisono, vedendo calare sia quello complessivo che quello
finanziario. Le viterie hanno ottenuto progressi inferiori, ma
hanno valori assoluti molto positivi.
Il generalizzato recupero dei prezzi delle materie prime
accompagnato da una contrazione dell'offerta, e la ripresa della
domanda industriale globale trainata in gran parte dalla Cina,
hanno portato a un generale rialzo delle quotazioni dei prodotti
siderurgici nelle ultime settimane.
Gli aumenti più sensibili sono quelli dei prodotti piani. "I
prezzi internazionali dei coils, per esempio, hanno già superato i
massimi 2019, proiettandosi verso i picchi del 2018» ha spiegato
nel proprio intervento Achille Fornasini, Partner & Chief
Analyst di siderweb, spinti dal rialzo dei prezzi del minerale di
ferro, che sono «saliti a livelli che non si vedevano da sette
anni» e che ora «dovrebbero progressivamente ridimensionarsi, ma
comunque su livelli mediamente più alti di quelli dello scorso
anno".
Meno significativi gli aumenti dei prezzi dei prodotti lunghi,
"pur in presenza di un contestuale maggior incremento del rottame
ferroso» ha specificato Fornasini. «Da fine agosto si osserva un
incremento dei prezzi della vergella da trafila (+11%), che tornano
a posizionarsi sui valori del secondo semestre dello scorso anno"
ha concluso.
com/lde
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