Il problema è comune a gran parte degli istituti di credito italiani che in questi anni hanno scelto di non far mancare il proprio sostegno al territorio e alle imprese. Il Credito Valtellinese si ritrova oggi in dote un cospicuo pacchetto di immobili a garanzia di crediti in difficoltà (soprattutto non performing loan).

Dopo le svalutazioni compiute negli anni scorsi e nel 2014, in concomitanza con il comprehensive assessment della Bce, scrive MF, oggi per la popolare guidata dall'amministratore delegato Miro Fiordi e presieduta da Giovanni De Censi è arrivato il momento di pensare a come meglio valorizzare il sottostante. Il dossier sarebbe stato appena aperto, anche se per il momento il gruppo non si è dato una scadenza temporale precisa. L'obiettivo sarebbe individuare una modalità per salvaguardare il valore degli immobili in un periodo di illiquidità del mercato e di forte difficoltà di smobilizzo. Ecco perché la soluzione più probabile potrebbe essere una gestione pro-attiva che eviti il deterioramento delle singole unità e promuova interventi di sviluppo con l'ausilio di un operatore specializzato del settore.

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