Tlc: ok Antitrust a FiberCop, accolti impegni Tim-Fastweb-Tiscali-Kkr
February 24 2022 - 2:46AM
MF Dow Jones (Italian)
L'Antitrust ha dato il via libera a FiberCop accogliendo gli
impegni di Tim, Fastweb, Tiscali e Kkr presentati dopo l'avvio del
procedimento.
L'istruttoria, informa una nota, era stata avviata il 15
dicembre 2020 per la presenza di numerosi problemi concorrenziali
degli accordi relativi a FiberCop. In particolare, si sarebbe
ridotta la concorrenza nei mercati all'ingrosso delle
telecomunicazioni fisse senza determinare una reale
infrastrutturazione degli operatori alternativi che avrebbero
assunto - in ragione delle caratteristiche del progetto, relativo
alla sola rete secondaria - il ruolo di meri rivenditori di servizi
di Tim, senza alcuna differenziazione qualitativa o economica
significativa.
Il procedimento ha riguardato aspetti molto complessi della rete
e l'Autorità ha orientato la propria azione bilanciando i benefici
in termini di condivisione di investimenti con i rischi di
restrizioni della concorrenza. Secondo l'Antitrust la concorrenza
infrastrutturale, la pluralità di reti e di fornitori all'ingrosso
e al dettaglio in concorrenza è un elemento imprescindibile nel
mercato delle telecomunicazioni, guidato dalla logica della scala
degli investimenti.
L'indipendenza infrastrutturale si traduce, infatti, in migliori
servizi -come profili di velocità maggiori e differenti rispetto
agli standard regolati- in maggiori efficienze economiche della
rete che conducono a vantaggi per gli operatori di
telecomunicazioni e a benefici per i consumatori. In grandi aree
del territorio nazionale la domanda di servizi di comunicazione
permette la compresenza di più reti di telecomunicazione fissa, già
terminate o in corso di ultimazione. La condivisione di alcuni
costi di investimento permetterà di ampliare il novero delle aree
in cui potrà esistere una concorrenza di natura
infrastrutturale.
Nel complesso, gli impegni accolti dall'Autorità si basano su
due pilastri, che consistono nel ridurre le barriere
all'acquisizione dei clienti, ovvero gli operatori di
telecomunicazione, nel mercato all'ingrosso delle telecomunicazioni
fisse, favorendo una piena concorrenza infrastrutturale e nel
favorire l'infrastrutturazione tramite la riduzione dei relativi
costi e l'individuazione di stringenti scadenze temporali e
obiettivi di copertura. Quanto al primo pilastro, gli impegni
permettono di diminuire i rischi di preclusione della domanda di
servizi di telecomunicazione all'ingrosso da parte degli operatori
di telecomunicazione, riducendo i minimi garantiti e la scala
geografica di adesione al progetto (da nazionale a comunale o
sub-comunale) e introducendo profili di adesione al progetto
FiberCop basati su diritti di lungo periodo, senza minimi
garantiti.
Sul fronte degli investimenti, Tim ha fornito un cronoprogramma
certo e definito del piano di infrastrutturazione e si è impegnata
a dare, insieme a FiberCop, informazioni idonee alla pianificazione
degli investimenti da parte degli operatori alternativi. Inoltre
Tim faciliterà l'infrastrutturazione degli operatori alternativi
offrendo loro la fibra spenta in rete primaria, riducendone quindi
i costi e le tempistiche di infrastrutturazione.
Sempre dal punto di vista dell'infrastrutturazione, Fastweb si è
impegnata ad effettuare un percorso fino al 2026, così da accedere
ai servizi di FiberCop in qualità di operatore effettivamente
indipendente da TIM e Tiscali ha modificato e/o risolto alcuni
contratti che non determinavano alcuna infrastrutturazione,
limitando allo stesso tempo la contendibilità della fornitura
all'ingrosso.
Un ulteriore importante obiettivo che l'Autorità intende
conseguire è dato dall'effettiva esecuzione degli impegni. Al
riguardo si prevede un articolato sistema di monitoraggio e di
vigilanza sull'adempimento degli obblighi assunti e sul puntuale
rispetto degli obiettivi di copertura. Una prima verifica avverrà
entro sessanta giorni.
L'Autorità ha ritenuto gli impegni "sufficienti a rimuovere le
preoccupazioni anticoncorrenziali" evidenziate nel provvedimento di
avvio e ha considerato che, anche alla luce delle finalità poste
alla base della strategia italiana per la banda ultra-larga, il
provvedimento adottato, preservando e incentivando la concorrenza
infrastrutturale, sia funzionale al conseguimento -entro il 2026-
dei più generali obiettivi di connettività a 1 Gbit/secondo
sull'intero territorio nazionale.
vs
(END) Dow Jones Newswires
February 24, 2022 02:31 ET (07:31 GMT)
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