Fino a qualche tempo fa sarebbe stato impensabile che

gli operatori di telecomunicazioni si alleassero per le reti. Invece sta succedendo e le tensioni per arrivare agli accordi, il ruolo che lo Stato

punta ad avere, ne dimostrano la necessità: unire le forze per l'infrastruttura e competizione per i servizi alla clientela. "L'evoluzione tecnologica sta comportando investimenti sempre più rilevanti. Prima il ciclo durava 10-15 anni, ora è tutto più accelerato, 3-5 anni. Diventa necessario trovare sinergie con operatori che condividono questa visione. Uno scenario che consente di liberare forze e risorse per i servizi. Per certi versi questa rivoluzione è stata spinta proprio dai clienti, che chiedono livelli di sofisticatezza e qualità

sempre più elevati", spiega Alberto Calcagno, amministratore delegato di Fastweb al Corriere della Sera.

L'accordo in via di definizione con Tim per la creazione di FiberCop e quello già definito con Linkem per il 5G FWA nelle aree bianche e

grigie segnano una svolta, aspettando Open Fiber: "a pensarci bene per noi si tratta di un quarto passaggio rispetto al modello vincente

del coinvestimento. Siamo nati grazie ad un accordo tra Aem e i privati, poi la posa del FTTH attraverso Flashfiber con Tim, il piano 5G con Windtre e infine la rete 5G FWA con Linkem. Anche FiberCop segue lo stesso approccio, mettere a fattor comune gli investimenti in infrastrutture lasciando totale autonomia operativa nello sviluppo dei

servizi e nella relazione con i clienti", prosegue il manager.

"La creazione di un veicolo terzo per realizzare e gestire la rete, peraltro aperto anche ad altri soggetti che volessero investire, offre le migliori garanzie sia sulla solidità del progetto industriale che

sulla tutela della competizione, che per noi è sempre stato

un tema prioritario", precisa.

E magari recuperare ilterreno perduto con gli over the top, da Amazon a Netflix, "questa è la nostra sfida. Ormai il servizio non sarà più

sui 10 giga ma sulla velocità di accesso al servizio. L'attivazione in poche ore, adattarsi alle abitudini che cambiano. La conquista dei clienti -sottolinea- non avviene più solo sul prezzo, ma su che cosa si offre. È innegabile che gli over the top abbiano innalzato il livello di qualità e gli operatori si stanno trasformando. È un po' come per

le auto: prima erano importanti i cavalli di potenza, poi via via il design e ora essere compatibili con un ecosistema digitale. Il cliente non parla la lingua dell'infrastruttura ma di quello che gli consente

di fare. Un cambiamento sempre più profondo, pensi all'uso della voce con Alexa".

Condividere gli investimenti nella rete per giocarsi la partita con i clienti, "esatto. Ricorda i romanzi i fantascienza con le persone

che parlavano con le macchine? Ora è possibile. La digitalizzazione non ha limiti. La lettura vocale della mail e qualunque altra cosa verrà

immaginata. Da questo punto di vista il Covid19 è stato uno

straordinario acceleratore. E internet ci offre una grande libertà, altro che restrizioni. Gli accordi di coinvestimento ci consentono di fare sinergie per la rete e quindi dedicare risorse ad altro: costruire un

contenitore per idee, start up, università. Un sistema aperto di creatività e concretezza. Il sistema digitale non è alternativo alla vita reale, consente di liberare tempo".

Sul digitale il governo punta al Recovery fund, "è giusto. Dotare il paese di una infrastruttura performante in modo omogeneo è prioritario e crediamo che FiberCop sia un'occasione unica in questo senso. Per questo

apprezziamo l'interesse del governo per il progetto, che è ambizioso e lungimirante. Una volta indirizzato il tema delle infrastrutture dovremo

focalizzarci sulla creazione di lavori digitali. Servono percorsi di sviluppo di competenze specifiche sia per i giovani nativi digitali ma anche per chi oggi ha 50 anni".

C'è chi stima un milione di posti, "io penso che siano molti, soprattutto in una fase di transizione come questa. Il digitale può servire a ricostruire un patto di fiducia tra aziende, istituzioni, clienti e lavoratori per uno sviluppo consapevole. Il governo potrebbe fissare degli obiettivi e le aziende valutate sul raggiungimento dei risultati", conclude.

vs

 

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August 07, 2020 03:04 ET (07:04 GMT)

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