I costi bancari in aumento per finanziare il fondo di risoluzione "non sono giustificati se non comunicati correttamente".

Lo ha detto Magda Bianco, Titolare del Servizio Tutela dei clienti e antiriciclaggio della Banca D'Italia a Radio 24 riferendosi agli aumenti dei costi dei conti correnti, in corso da mesi e giustificati dalle banche per finanziare il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, tenuto a far fronte alle diverse crisi bancarie che si sono susseguite da fine 2015 come le banche risolte Banca Marche, Banca Etruria, Carichieti e Cariferrara. "Nei mesi passati abbiamo ricevuto diverse segnalazioni di comportamenti ritenuti scorretti e le evidenze raccolte ci hanno indotto ad approfondire il tema. Non è che non si possano modificare le condizioni contrattuali. Quella con la banca è una relazione di lunga durata, il conto corrente è stato aperto da molti anni, quindi è previsto per legge che se intervengono dei fattori che non potevano essere prevedibili, ad esempio norme introdotte nel tempo o variazioni dei tassi di mercato, la banca possa modificare le condizioni. Ci sono, però, dei vincoli a tutela dei clienti: l'indicazione nel contratto, una comunicazione ai clienti due mesi prima, un giustificato motivo", ha spiegato.

"Siamo intervenuti con questa nota per chiarire bene i limiti entro i quali le banche possono esercitare questo diritto: criteri in base ai quali il loro comportamento sia effettivamente corretto e quindi diventi più leggibile e chiaro per il cliente la cui forma di tutela principale è il recesso, cioè la possibilità, essendo avvisato due mesi prima, di chiudere il contratto e andarsene", ha aggiunto.

In sintesi, "una comunicazione non chiara, una non corretta attribuzione degli incrementi o la giustificazione degli stessi con dei costi sostenuti precedentemente all'apertura del contratto sono chiaramente un'azione scorretta. Noi abbiamo dato queste indicazioni agli intermediari, cui a questo punto spetta ripetere una valutazione rispetto alle modifiche che hanno proposto a partire dal 2016, verificando che i criteri indicati fossero corretti". Magda Bianco ha confermato anche la possibilità, in caso di accertata scorrettezza, che si prendano in considerazione iniziative correttive, compresa la restituzione delle somme alla clientela.

pev

 

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April 11, 2017 12:22 ET (16:22 GMT)

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