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Ieri è stata la giornata dell'ultima assemblea Gedi targata Cir, prima del passaggio di consegne formale tra la holding della famiglia De Benedetti e la Exor degli Agnelli-Elkann. Oggi, infatti, è previsto il closing per la cessione della quota di riferimento, 43,78% del capitale del gruppo editoriale romano che poi sarà oggetto dell'opa totalitaria finalizzata al delisting che verrà promossa entro metà maggio dalla finanziaria olandese a 0,46 euro per azione.

Una svolta epocale per Gedi, società che controlla i quotidiani La Repubblica, La Stampa, Il SecoloXIX, il settimanale Espresso, le testate locali di Gnn e il polo radiofonico (Deejay, Capital e m2o), nata pochi anni fa dall'unione tra l'ex Gruppo Espresso dei De Benedetti e la Itedi di Fca. Adesso, quindi, inizia la nuova era targata Exor e, in particolare, John Elkann.

Il presidente della finanziaria, nonché di Fca (sarà il numero 1 del polo Fca-Psa) e rappresentante della famiglia torinese, con ogni probabilità avrà un ruolo di primo piano nella nuova Gedi. Perché, secondo quanto appreso da MF-Milano Finanza, Elkann verrà nominato presidente del gruppo editoriale e sarà affiancato dal nuovo amministratore delegato Maurizio Scannavino, che prenderà il posto dell'uscente Laura Cioli.

red

(END) Dow Jones Newswires

April 23, 2020 02:04 ET (06:04 GMT)

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