L’associazione di encorafenib e binimetinib ha
ricevuto l’approvazione della Commissione Europea per tutti i 28
Stati membri e per Liechtenstein, Islanda e Norvegia
L’approvazione europea si basa sullo studio
COLUMBUS di fase III che ha mostrato una mediana di sopravvivenza
libera da progressione di 14,9 mesi e globale di 33,6 mesi vs
vemurafenib in monoterapia rispettivamente di 7,3 e 16,9 mesi
La Commissione Europea (EC) ha approvato la commercializzazione
di encorafenib e binimetinib in combinazione per il trattamento di
pazienti adulti con melanoma inoperabile o metastatico con
mutazione BRAFV600 determinata con test validato.1,2 La decisione
della Commissione Europea sarà valida per tutti i 28 Stati membri
dell’Unione Europea e per Liechtenstein, Islanda e Norvegia.
“Siamo molto lieti di annunciare che i pazienti europei con
melanoma avanzato con mutazione BRAF avranno a disposizione la
combinazione di encorafenib e binimetinib come nuova opzione di
trattamento”, ha affermato Frédéric Duchesne, Presidente e CEO
della Divisione Farmaceutica di Pierre Fabre “Tutti noi di Pierre
Fabre siamo spinti dal voler fare la differenza in questi pazienti.
Con più di 30 anni di esperienza in oncologia e la nostra eredità
in dermatologia con la partnership, insieme ad Array Biopharma,
siamo stati in grado di indirizzare le nostre conoscenze per
aiutare uomini e donne che vivono con questa devastante malattia.
La notizia di oggi ci spinge a continuare nella nostra ricerca di
innovazione per offrire benefici ai pazienti”.
La decisione della Commissione Europea, che segue il parere
positivo del Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP)
dell’Agenzia europea del farmaco (EMA) dello scorso luglio, si basa
sui risultati dello studio COLUMBUS di fase III.3 Questo studio ha
dimostrato che la combinazione di encorafenib (450 mg, una volta al
giorno) e binimetinib (45 mg, due volte al giorno) ha
significativamente migliorato la mediana di sopravvivenza libera da
progressione (PFS) rispetto a vemurafenib in monoterapia (960 mg,
due volte al giorno) (14,9 mesi vs 7,3 mesi; hazard ratio [HR]
0,54; IC 95%: 0,41–0,71; p a due code < 0,001).3 I dati,
pubblicati su The Lancet Oncology4 a settembre, dimostrano che il
trattamento con encorafenib e binimetinib ha raggiunto una
sopravvivenza globale (OS) mediana di 33,6 mesi, rispetto ai 16,9
mesi nei pazienti trattati con vemurafenib in monoterapia (HR 0,61;
IC 95%: 0,47–0,79; p<0,0001) nell’analisi pianificata di OS
prevista nello studio COLUMBUS.5 Gli eventi avversi più comuni (≥
25%), che si sono manifestati nei pazienti trattati con la
combinazione di encorafenib e binimetinib alla dose raccomandata (n
= 274, sulla base di due studi di fase II e COLUMBUS) erano
fatigue, nausea, diarrea, vomito, distacco della retina, dolore
addominale, artralgia, aumento di creatinchinasi nel sangue e
mialgia.1,2 Nello studio COLUMBUS gli eventi avversi che hanno
portato a sospensione della terapia per sospetta correlazione al
trattamento in studio si sono verificati nel 6% dei
pazienti.3,4
“L’approvazione della Commissione Europea rappresenta un
importante avanzamento per migliorare la prognosi dei pazienti con
melanoma avanzato con mutazione BRAF”, ha aggiunto il prof.
Reinhard Dummer, Università di Zurigo, Vice-Chairman del
Dipartimento di Dermatologia all’Ospedale Universitario di Zurigo,
Svizzera, e sperimentatore nello studio COLUMBUS. “I medici e i
pazienti avranno ora a disposizione encorafenib e binimetinib quale
opzione di trattamento in combinazione efficace e ben tollerata che
ha dimostrato di ritardare la progressione della malattia e
potenzialmente prolungare la vita dei pazienti”.
Importanti informazioni di sicurezza e raccomandazioni per l’uso
di encorafenib e binimetinib sono fornite nel riassunto delle
caratteristiche del prodotto (SmPC), che sarà pubblicato nell’EPAR
(European Public Assessment Report) e reso disponibile in tutte le
lingue ufficiali dell’Unione Europea.
Il 27 giugno 2018, Array BioPharma, partner di Pierre Fabre che
detiene i diritti esclusivi per questi farmaci negli Stati Uniti,
ha annunciato che la combinazione di encorafenib e binimetinib è
stata approvata dalla Food and Drug Administration (FDA) negli
Stati Uniti per il trattamento del melanoma inoperabile o
metastatico con mutazione BRAFV600E o BRAFV600K, determinate con
test approvato da FDA.6,7 Encorafenib non è indicato per il
trattamento dei pazienti con melanoma BRAF wild-type.
Melanoma metastatico con mutazione
BRAFIl melanoma si sviluppa quando un danno non riparato
del DNA nelle cellule cutanee provoca mutazioni che possono portare
alla proliferazione e formazione di tumori maligni. Il melanoma
metastatico è il tipo di tumore della pelle più grave e
potenzialmente letale ed è associato a bassi tassi di
sopravvivenza.8,9 Esiste una varietà di mutazioni genetiche che
possono portare al melanoma metastatico. La mutazione genetica più
comune nel melanoma metastatico interessa il gene BRAF. In Europa,
ogni anno, vengono diagnosticati più di 100.000 nuovi casi di
melanoma,10 la metà dei quali circa presenta mutazioni BRAF, un
bersaglio chiave nel trattamento del melanoma metastatico.11,12
Encorafenib e
binimetinibEncorafenib è una piccola molecola per uso
orale, inibitore della chinasi BRAF, e binimetinib è una piccola
molecola per uso orale inibitore MEK che colpisce enzimi chiave
nella via del segnale MAPK (RAS-RAF-MEK-ERK). L’attivazione non
appropriata di proteine in questa via è stata dimostrata in molti
tumori tra cui il melanoma, il tumore del colon-retto, del polmone
non a piccole cellule, della tiroide e altri.
Pierre Fabre detiene i diritti esclusivi per lo sviluppo e la
commercializzazione di encorafenib e binimetinib a livello
mondiale, eccetto Stati Uniti e Canada dove Array BioPharma ne
possiede l’esclusiva; Israele dove i diritti esclusivi sono di
Medison; Giappone e Corea del Sud dove Ono Pharmaceutical detiene i
diritti esclusivi per la commercializzazione di entrambi i
prodotti.
Riassunto informazioni prescrittive EU
della combinazione encorafenib-binimetinibQuesti farmaci
sono soggetti a ulteriore monitoraggio. Ciò permette una rapida
identificazione delle nuove informazioni di sicurezza. Ai
professionisti della salute è richiesto di segnalare ogni reazione
avversa sospetta. Vedi sezione 4.8 di SmPC per le istruzioni di
monitoraggio delle reazioni avverse.
Nome del medicinale: Encorafenib capsule rigide da 75 mg
e 50 mg; binimetinib compresse ricoperte da 15 mg.
Informazioni clinicheIndicazioni terapeutiche:
Encorafenib in combinazione con binimetinib è indicato per il
trattamento di pazienti adulti con melanoma inoperabile o
metastatico con mutazione BRAFV600.
Posologia e metodo di somministrazione: Il trattamento
con encorafenib in combinazione con binimetinib dovrebbe essere
iniziato e utilizzato sotto la responsabilità di un medico
specialista in campo oncologico. Posologia: La dose raccomandata di encorafenib è
450 mg (6 capsule da 75 mg) una volta al giorno, quando usato in
combinazione con binimetinib. La dose raccomandata di binimetinib è
45 mg (3 compresse da 15 mg) due volte al giorno per un totale
giornaliero di 90 mg a distanza circa di 12 ore. Modificazione della dose: La gestione delle
reazioni avverse può richiedere la riduzione della dose, la
temporanea interruzione o la sospensione del trattamento (per
informazioni più complete si rimanda alla sezione 4.2 di SmPC).
Metodo di somministrazione: Per uso
orale. Le capsule di encorafenib devono essere ingerite intere con
acqua. Possono essere assunte con o senza cibo. La somministrazione
contemporanea di encorafenib con succo di pompelmo dovrebbe essere
evitata. Le compresse di binimetinib devono essere ingerite intere
con acqua. Possono essere assunte con o senza cibo.
Controindicazioni: Ipersensibilità al principio attivo o
a uno qualsiasi degli eccipienti riportati nella sezione 6.1 di
SmPC encorafenib e binimetinib.
Avvertenze speciali e precauzioni all’uso: Encorafenib e
binimetinib devono essere somministrati in combinazione. Prima
dell’assunzione della combinazione dei due farmaci, i pazienti
devono avere conferma di mutazione BRAFV600 con test validato. Fare
riferimento alla sezione 4.4 di SmPC encorafenib e binimetinib per
informazioni più complete sulle seguenti avvertenze e precauzioni
all’uso: pazienti in progressione durante trattamento con inibitore
BRAF, pazienti con metastasi cerebrali, disfunzione ventricolare
sinistra, emorragia, tossicità oculare, prolungamento
dell’intervallo QT, nuove neoplasie maligne primarie, tumori
cutanei e non cutanei, anormalità dei test epatici di laboratorio,
scompenso epatico, scompenso renale, elevazione di creatinchinasi e
rabdomiolisi, ipertensione, tromboembolismo venoso (VTE), polmonite
o malattia interstiziale polmonare, intolleranza al lattosio.
Interazione con altri farmaci e altre forme di
interazione: Encorafenib è principalmente metabolizzato
dall’enzima CYP3A4, quindi la contemporanea somministrazione di
encorafenib con forti inibitori di CYP3A4 dovrebbe essere evitata.
Agenti che sono substrati di CYP3A4 (inibitori o induttori)
dovrebbero essere co-somministrati con attenzione. Binimetinib è
principalmente metabolizzato per glucuronidazione mediata da
UGT1A1, quindi induttori e inibitori di UGT1A1 dovrebbero essere
co-somministrati con attenzione. Per informazioni più complete fare
riferimento alla sezione 4.5 di SmPC.
Effetti indesiderati: Riassunto del profilo di sicurezza.
Alla dose raccomandata pazienti (n = 274) con melanoma metastatico,
le reazioni avverse più comuni (≥ 25%) che si sono verificate in
pazienti trattati con encorafenib somministrato con binimetinib
erano fatigue, nausea, diarrea, vomito, distacco della retina,
dolore addominale, artralgia, aumento di creatinchinasi nel sangue
e mialgia. Per informazioni più complete fare riferimento alla
sezione 4.8 di SmPC encorafenib e binimetinib.
Per informazioni complete fare riferimento a SmPC completo sul
sito dell’EMA (http://www.ema.europa.eu).
Lo studio COLUMBUSLo studio
COLUMBUS (NCT01909453) è uno studio di fase III, in due parti,
internazionale, randomizzato, in aperto, che ha valutato
l’efficacia e la sicurezza di encorafenib in combinazione con
binimetinib rispetto alla monoterapia con vemurafenib e monoterapia
con encorafenib in 921 pazienti con melanoma localmente avanzato,
inoperabile o metastatico con mutazione BRAFV600.3 L’endpoint
primario dello studio era la sopravvivenza libera da progressione
(PFS) mediana; tutte le analisi secondarie di efficacia, compresa
OS, sono di natura descrittiva. Più di 200 centri in Nord America,
Europa, Sud America, Africa, Asia e Australia hanno partecipato
allo studio COLUMBUS.
La decisione della Commissione Europea si basa sui risultati
dello studio COLUMBUS di fase III che ha dimostrato che la
combinazione ha migliorato la PFS mediana rispetto a vemurafenib in
monoterapia (rispettivamente 14,9 mesi vs 7,3 mesi; HR 0,54; IC
95%: 0,41–0,71; p < 0,001).1-3 Presentato a giugno all’ASCO
2018, il trattamento con encorafenib e binimetinib ha raggiunto una
OS mediana di 33,6 mesi rispetto a 16,9 mesi nei pazienti trattati
con vemurafenib in monoterapia (HR 0,61; IC 95%: 0,47–0,79; p <
0,0001) nell’analisi pianificata di OS prevista nello studio
COLUMBUS.1,2,4 Eventi avversi, che hanno portato alla interruzione
della terapia per sospetta correlazione al trattamento in studio,
si sono verificati nel 6% dei pazienti.3,4 Gli eventi avversi più
comuni di Grado 3-4, osservati in più del 5% dei pazienti, sono
stati: aumento di gamma-glutamiltransferasi (9%), aumento di
creatin-fosfochinasi (7%) e ipertensione (6%).3,4
Pierre FabreCon un portfolio
che rappresenta un continuum di attività che vanno dalla
prescrizione dei farmaci e prodotti per la salute ai
dermo-cosmetici, Pierre Fabre è il secondo più grande laboratorio
dermo-cosmetico al mondo, il secondo maggior gruppo farmaceutico
privato francese e il leader del mercato in Francia nella vendita
dei prodotti da banco in farmacia. Il portfolio dell’azienda
include numerosi marchi mondiali e in franchising che comprendono
Eau Thermale Avène, Klorane, Ducray, René Furterer, A-Derma,
Galénic, Elancyl, Naturactive, Pierre Fabre Health Care, Pierre
Fabre Oral Care, Pierre Fabre Dermatologie e Pierre Fabre
Oncologie.
Nel 2017, Pierre Fabre ha generato 2.318 milioni di euro di
ricavi, di cui il 62% derivanti dal business internazionale e il
61% dalla divisione dermo-cosmetica. Pierre Fabre, che ha sempre
avuto la sede principale nel sud-ovest della Francia, conta più di
13.500 dipendenti nel mondo, possiede filiali e uffici in 47 Paesi
e gode di accordi di distribuzione in più di 130 Paesi. Nel 2017,
Pierre Fabre ha stanziato circa 175 milioni di euro in R&D,
ripartiti tra oncologia, sistema nervoso centrale, benessere,
dermatologia e dermo-cosmetica.Pierre Fabre è detenuta per l’86%
dalla Fondazione Pierre Fabre, una fondazione di pubblico interesse
riconosciuta a livello governativo e secondariamente dai suoi
stessi dipendenti attraverso un piano di partecipazione azionaria
internazionale.Il gruppo indipendente di certificazione francese
AFNOR ha certificato la polizza di responsabilità sociale del
gruppo Pierre Fabre che è ritenuta di “livello esemplare”, in
accordo con gli standard ISO 26000 per la responsabilità sociale
delle imprese (CSR).
www.pierre-fabre.com@PierreFabre
Bibliografia[1] European Medicines Agency. BRAFTOVI®
(encorafenib) Summary of Product Characteristics.. Available at:
http://www.ema.europa.eu. Publication pending (September 2018).[2]
European Medicines Agency. MEKTOVI® (binimetinib) Summary of
Product Characteristics. Available at: http://www.ema.europa.eu.
Publication pending (September 2018).[3] Dummer R, et al. Lancet
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Prescribing Information 2018. Available at:
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Prescribing Information 2018. Available at:
https://www.accessdata.fda.gov/drugsatfda_docs/label/2018/210498lbl.pdf.
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Monotherapy in BRAF Mutant Melanoma (COLUMBUS). Available at:
https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT01909453. Accessed September
2018.
Vedi la
versione originale su businesswire.com: https://www.businesswire.com/news/home/20180921005102/it/
Pierre FabreFrancesca
Caprarifrancesca.caprari@pierre-fabre.com3468127861