WALL STREET: in rialzo con S&P record, Trump fiducioso su riforma fiscale
December 15 2017 - 11:00AM
MF Dow Jones (Italian)
Wall Street tratta in rialzo con l'S&P 500 che ha registrato
un nuovo record.
"Passerà all'inizio della settimana prossima", ha affermato il
presidente americano Donald Trump riferendosi alla riforma fiscale.
Oggi arriveranno i dettagli della legislazione, che verrà messo ai
voti la settimana prossima. Se così fosse, e se passerà, la riforma
potrebbe diventare legge entro Natale.
Il senatore Marco Rubio ha minacciato, tuttavia, di non votare a
favore del testo a meno che non sia più generoso con il credito di
imposta che le persone con i redditi più bassi possono chiedere per
i figli. Anche un altro repubblicano, Mike Lee, è indeciso, mentre
un terzo, Tim Scott, sta ancora valutando.
Il Dow Jones sale dello 0,53%, l'S&P 500 dello 0,64% con
nuovo massimo storico intraday a 2.672,33 punti e il Nasdaq
Composite dello 0,53%.
L'attivitá dei leader repubblicani Usa prosegue per arrivare a
un testo definitivo della riforma tributaria entro oggi.
Diversi dettagli sono ancora da definire, anche sulla base delle
richieste dei senatori "marginali", che possono essere cruciali per
la maggioranza al Senato. In particolare al momento si sta cercando
una soluzione per aumentare il credito d'imposta per i figli, su
cui spingono i senatori Rubio e Lee. Inoltre altri come Corker,
Collins e Flake non si sono ancora pronunciati in modo definitivo e
la maggioranza rimane probabile, ma da consolidare.
"Il Senato potrebbe giá votare lunedì, ma la decisione sulle
date dipende anche dalle condizioni di due senatori (McCain e
Cochran), che non hanno potuto votare questa settimana altri
provvedimenti per motivi di salute. La Camera si riserva
flessibilitá sulle date. Lo scenario piú probabile è
un'approvazione della riforma nella prima parte della settimana in
entrambe le camere, che poi dovranno tornare a votare
sull'estensione della legge di spesa, che scade il 22 dicembre.
Trump potrebbe firmare la legge di riforma entro fine settimana",
commentano gli economisti di Intesa Sanpaolo.
"Gli investitori brindano all'idea che gli utili aziendali
saliranno visto che le aziende dovranno pagare meno tasse, ma
quello che sta veramente guidando i risultati societari è la
crescita dell'economia mondiale", aggiunge Jason Ware di Albion
Financial.
Nel frattempo, sul fronte macroeconomico, l'indice Empire State
Manufacturing elaborato dalla Fed di New York si è attestato a 18
punti a dicembre da quota 19,4 di novembre, al di sotto del
consenso degli economisti (18,6 punti). Il sotto-indice relativo ai
nuovi ordini si è attestato a 19,5, in calo rispetto a quota 20,7
di novembre, mentre quello sull'occupazione è risultato pari a 5,1
punti dagli 11,5 del mese precedente. Infine il sotto-indice sui
prezzi è salito a 11,6 punti dai 9,2 di novembre.
Infine la produzione industriale negli Usa è cresciuta dello
0,2% a livello mensile a novembre, deludendo le attese del consenso
(+0,4% m/m).
Il tasso di utilizzo degli impianti si è attestato al 77,1%,
sotto il consenso degli economisti al 77,2%. Infine il dato sulla
produzione industriale di ottobre è stato rivisto al rialzo dal
+0,9% al +1,2%.
Sul valutario il cambio euro/usd tratta a 1,1778 con minimo a
1,1764 e massimo a 1,1812, mentre sull'obbligazionario il
rendimento del Treasury biennale è in rialzo all'1,844% e quello
del decennale al 2,369%.
alb
alberto.chimenti@mfdowjones.it
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December 15, 2017 10:45 ET (15:45 GMT)
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