Pembrolizumab dimostra la superiorità della sopravvivenza rispetto a ipilimumab in uno studio clinico di fase 3

MSD, conosciuta come Merck negli Stati Uniti e in Canada, ha oggi annunciato che la Commissione europea ha approvato KEYTRUDA® (pembrolizumab), la terapia anti PD-1 della casa farmaceutica, per il trattamento del melanoma avanzato (non operabile o metastatico) negli adulti. L'approvazione da parte della Commissione europea di pembrolizumab si basa sui dati di tre studi clinici condotti su oltre 1.500 come terapia di prima linea e per i malati già trattati in precedenza affetti da melanoma avanzato. Pembrolizumab ha ricevuto l'approvazione di legge della Commissione europea in base ai dati di Fase 3 che hanno dimostrato che si tratta della prima e sola terapia anti PD-1 a fornire benefici statisticamente superiori in termini di sopravvivenza sotto forma di monoterapia rispetto a ipilimumab, lo standard corrente delle cure contro il melanoma avanzato. L'approvazione di oggi consente di commercializzare il pembrolizumab in tutti e 28 gli stati membri della UE nella dose approvata di 2 mg/kg ogni 3 settimane.

"L'approvazione europea di oggi supporta il nostro obiettivo di accelerare la ricerca immuno-oncologica a beneficio dei pazienti di tutto il mondo", ha dichiarato il Dr. Roger M. Perlmutter, presidente di Merck Research Laboratories. "Riteniamo che l'ampia serie di dati a supporto di questa approvazione aiuti a illustrare il significativo potenziale di pembrolizumab per trattare il melanoma avanzato, una malattia devastante".

"MSD da tempo ritiene che l'innovazione e l'accesso debbano progredire fianco a fianco, e questo è il motivo per cui ci impegniamo per l'innovazione del settore e per garantire l'accesso a tali innovazioni", ha dichiarato Deepak Khanna, vicepresidente senior e presidente regionale per l'Europa di MSD Oncology. "MSD è impegnata a collaborare con governi e altre parti interessate, per garantire che il pembrolizumab sarà disponibile per i pazienti affetti da melanoma avanzato in Europa il più rapidamente possibile".

Informazioni su KEYNOTE-001, 002 e 006

L'approvazione della Commissione europea si basa sui dati di tre studi: KEYNOTE-001, KEYNOTE-002 e KEYNOTE-006. Questi studi hanno valutato l'efficacia e la sicurezza di pembrolizumab per i pazienti affetti da melanoma avanzato attraverso linee di trattamento, fattori di prognosi, caratteristiche dei tumori e stato mutazionale BRAF, e hanno determinato che la somministrazione di 2 mg/kg ogni 3 settimane rappresenta il dosaggio approvato.

KEYNOTE-001, a oggi il più ampio studio clinico su un anticorpo anti PD-1, è uno studio a braccio singolo, in aperto su pembrolizumab (2 mg/kg ogni 3 settimane o 10 mg/kg ogni 2 o 3 settimane) che ha incluso pazienti con melanoma avanzato trattati in precedenza con ipilimumab (e, in caso di positività alla mutazione BRAF V600, con un inibitore BRAF o MEK) e pazienti naïve a ipilimumab. In due coorti di pazienti con melanoma avanzato per il confronto dei dosaggi di pembrolizumab, dei 140 malati sottoposti alla terapia approvata con dosaggio di 2 mg/kg ogni tre settimane, il tasso di risposta globale (ORR) (endpoint primario) per pembrolizumab è stato del 33% nei pazienti naïve a ipilimumab (95% CI, 21, 48) (n=51) e del 25% nei pazienti già trattati con ipilimumab (95% CI, 16, 35) (n=89). Gli endpoint secondari erano la sopravvivenza globale (OS), la sopravvivenza libera da progressione (PFS) e la durata della risposta per RECIST v1.1. I risultati sono risultati simili tra i diversi regimi posologici.

KEYNOTE-002 è uno studio clinico multicentrico, randomizzato di fase 2 su pembrolizumab (2 mg/kg ogni tre settimane o 10 mg/kg ogni tre settimane) rispetto al trattamento chemioterapico stabilito dallo sperimentatore in 540 pazienti affetti da melanoma avanzato e precedentemente trattati con ipilimumab e, in caso di mutazione positiva BRAF V600, un inibitore BRAF o MEK. Gli endpoint primari erano la sopravvivenza libera da progressione (PFS) e la sopravvivenza globale (OS). Entrambi i dosaggio di pembrolizumab valutate hanno dimostrato risultati superiori rispetto alla chemioterapia per PFS a sei e a nove mesi, con tassi di PFS rispettivamente del 34% e del 24%, per il dosaggio da 2 mg/kg (95% CI, 0,57 [0,45, 0,73]) (n=180) e del 38% e del 29% per il dosaggio da 10 mg/kg (95% CI, 0,50 [0,39, 0,64]) (n=181), rispetto al 16% e all'8% per il trattamento chemioterapico stabilito dallo sperimentatore (n=179). I dati relativi a OS non erano ancora pronti al momento dell'analisi. Gli endpoint secondari erano erano la percentuale di risposta complessiva (ORR) e la durata della risposta per RECIST v1.1.

KEYNOTE-006 è uno studio clinico multicentrico, randomizzato di fase 3 su pembrolizumab (10 mg/kg ogni due o tre settimane) rispetto a ipilimumab su 834 pazienti affetti da melanoma avanzato. Nell'analisi interinale programmata degli endpoint co-primari, pembrolizumab ha dimostrato risultati di PFS e OS superiori rispetto a ipilimumab. I tassi di PFS calcolati a 6 e 9 mesi per pembrolizumab sono stati rispettivamente del 47% e del 40% per il gruppo con dosaggio a 2 settimane (95% CI, 0,58 [0,46, 0,72], p<0,00001) (n=279) e del 46% e del 42% per il gruppo con dosaggio a 3 settimane (95% CI, 0,58 [0,47, 0,72], p<0,00001) (n=277), rispetto al 27% e al 16% di ipilimumab (n=278). L'OS a un anno per pembrolizumab è stato del 74% (gruppo a 2 settimane) (95% CI, 0,63 [0,47, 0,83], p = 0,00052) e del 68% (gruppo a 3 settimane) (95% CI, 0,69 [0,52, 0,90], p = 0,00358), rispetto al 58% per ipilimumab. Il rischio di morte era ridotto al 31% per i pazienti trattati con pembrolizumab nel gruppo a 3 (percentuale di rischio di 0,69) e del 37% nel gruppo a 2 settimane (tasso di rischio di 0,63). Gli endpoint secondari erano ORR e la durata della risposta per RECIST v1.1.

Le analisi di sicurezza a supporto dell'approvazione europea di pembrolizumab si sono basate su 1.012 pazienti affetti da melanoma avanzato suddivisi in tre dosaggi (2 mg/kg ogni tre settimane o 10 mg/kg ogni due o tre settimane) negli studi clinici KEYNOTE-001 e KEYNOTE-002 combinati. Le reazioni avverse più comuni (>10%) con pembrolizumab sono state diarrea (15%), nausea (12%), prurito (25%), rash (25%), artralgia (13%) e affaticamento (33%). La maggior parte delle reazioni avverse sono state di severità di grado 1 o 2. Le reazioni avverse più gravi sono state di tipo immunitario e correlate alle infusioni.

Informazioni sul melanoma

Il melanoma, la forma più grave di tumore della pelle, è caratterizzato dalla crescita incontrollata delle cellule deputate alla produzione del pigmento. Nel corso degli ultimi 40 anni il melanoma si è sempre più diffuso; nel 2012, in Europa ne sono stati diagnosticati circa 100.000 nuovi casi, pari a quasi la metà dell'incidenza mondiale della malattia. I tassi di sopravvivenza a 5 anni per il melanoma avanzato o metastatico (stadio IV) sono calcolati dal 15% al 20% negli Stati Uniti e dal 5% al 22% in Europa.

Informazioni su pembrolizumab

Pembrolizumab è un anticorpo monoclonale e umanizzato che blocca l'interazione tra il PD-1 e suoi ligandi, PD-L1 e PD-L2. Legandosi al recettore PD-1 e bloccando l'interazione con i ligandi del recettore, pembrolizumab rilascia l'inibizione mediata dal pathway di PD-1 della risposta immunitaria, compresa la risposta immunitaria antitumorale.

Con la decisione della Commissione europea, pembrolizumab è ora approvato in oltre 35 paesi per il trattamento del melanoma avanzato. MSD è impegnata in un ampio programma di sviluppo in rapida crescita per pembrolizumab, che comprende 100 studi clinici per oltre 30 tipi di tumori e più di 16.000 pazienti arruolati, sia in monoterapia che in combinazione con altri ritrovati.

La nostra attenzione ai tumori

Il nostro obiettivo è tradurre le scoperte scientifiche in innovazioni biomediche oncologiche per aiutare le persone affette da tumori in tutto il mondo. Per noi di MSD Oncology aiutare le persone a combattere il cancro è una passione, sostenere l'accessibilità ai nostri farmaci antitumorali è un impegno, e perseguire la ricerca nell'immuno-oncologia, accelerando ogni fase del percorso, dal laboratorio alla clinica, per portare potenzialmente nuova speranza alle persone affette da tumori, è un punto di estrema attenzione.

Informazioni su MSD

MSD attualmente è una società leader nel settore sanitario mondiale che opera per il benessere globale. MSD è un marchio di Merck & Co., Inc., che ha sede a Kenilworth, N.J., negli Stati Uniti. Attraverso i farmaci su prescrizione, i vaccini, le bioterapie e i prodotti per la salute animale, collaboriamo con clienti e operiamo in più di 140 paesi per offrire soluzioni innovative. Dimostriamo inoltre il nostro impegno ad ampliare l'accesso alle cure tramite politiche, programmi e collaborazioni ad ampio raggio d'azione.

Dichiarazioni a carattere previsionale di Merck & Co., Inc., Kenilworth, N.J., USA

Questo comunicato stampa di Merck & Co., Inc., Kenilworth, NJ, Stati Uniti (la "Società"), contiene "dichiarazioni a carattere previsionale" ai sensi delle disposizioni 'safe harbor' del Private Securities Litigation Reform Act statunitense del 1995. Tali dichiarazioni si basano sulle convinzioni e le aspettative attuali della dirigenza della società e sono soggette a significativi rischi e incertezze. Non viene fornita alcuna garanzia che i prodotti attualmente in fase di sviluppo riceveranno le necessarie autorizzazioni regolamentari e che riscuoteranno il successo commerciale. Se le ipotesi su cui si fondano tali dichiarazioni si dovessero rivelare inaccurate, o se si concretizzassero rischi o incertezze, i risultati reali potrebbero differire materialmente da quanto riportato nelle dichiarazioni a carattere previsionale.

Rischi e incertezze includono, ma non a titolo esaustivo, le condizioni generali del settore e della concorrenza; i fattori economici generali, tra cui i tassi d'interesse e le fluttuazioni dei tassi di cambio; gli effetti della regolamentazione dell'industria farmaceutica e della legislazione sanitaria negli Stati Uniti e a livello internazionale; le tendenze globali verso il contenimento dei costi legati all'assistenza sanitaria; i progressi tecnologici, i nuovi prodotti e i brevetti registrati dalla concorrenza; le difficoltà insite nello sviluppo di nuovi prodotti, tra cui l'ottenimento delle approvazioni normative; la capacità della Società di prevedere con precisione le future condizioni di mercato; l'insorgere di difficoltà o ritardi; l'instabilità finanziaria delle economie internazionali e il rischio sovrano; la dipendenza dall'efficacia dei brevetti della Società e di altre protezioni per i prodotti innovativi, ed eventuali contenziosi legali, ad esempio sui brevetti, e/o azioni normative.

La Società non si assume alcun obbligo di aggiornare pubblicamente alcuna dichiarazione a carattere previsionale a seguito di nuove informazioni, eventi futuri o altro ancora. Ulteriori fattori che potrebbero portare a risultati materialmente diversi da quelli descritti nelle dichiarazioni a carrattere previsionale sono riportati nel rendiconto annuale 2014 sul Form 10-K della Società e su altri documenti depositati presso la Securities and Exchange Commission (SEC) consultabili sul sito internet della SEC (www.sec.gov).

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