L'omarigliptina ha ridotto in modo significativo i livelli di HbA1c rispetto al placebo

La MSD, conosciuta negli Stati Uniti e in Canada come Merck & Co., Inc. (NYSE:MRK), ha annunciato oggi la presentazione dei primi dati del programma di sviluppo clinico di fase 3 della omarigliptina, l'inibitore di DPP-4 della MSD oggetto dello studio, somministrato una volta alla settimana. In uno studio su pazienti giapponesi, l'omarigliptina ha mostrato un'efficacia e tollerabilità all'inibitore DPP-4 paragonabile a quello di JANUVIA® ® (sitagliptina) 50 mg, della MSD, somministrata una volta al giorno, che è il dosaggio iniziale standard per la sitagliptina in Giappone. 1 La MSD ha presentato questi dati relativi alla omarigliptina, che ha dimostrato di produrre un'ibizione prolungata dello DPP-4, durante una sessione orale al 50o Meeting annuale della European Association for the Study of Diabetes (EASD).

“Nonostante i progressi nelle cure del diabete degli ultimi anni, molte persone che vivono con il diabate di tipo 2 non si trovano ai livelli glicemici raccomandati”, dice il Dr. Peter Stein, vicepresidente della Ricerca Clinica per il diabete e l'endocrinologia, Merck Research Laboratories. “La MSD si impegna ad aiutare i pazienti a ridurre le complessità legate alla gestione del diabete. Se approvata, la omarigliptina, un medicinale da somministrare una volta alla settimana, potrebbe fornire una nuova importante opzione di trattamento che aiuterà i pazienti a raggiungere gli obiettivi glicemici.”

La MSD supporta la omarigliptina con un programma di sviluppo clinico globale che include 10 studi clinici di fase 3, ai quali partecipano circa 8000 pazienti affetti da diabete di tipo 2. Questi sono i primi dati di fase 3 presentati per l'omarigliptina e rappresentano dati fondamentali per poter presentare la richiesta d'approvazione in Giappone. Come annunciato in precedenza, la MSD prevede di richiedere l'approvazione in Giappone entro la fine del 2014.

Sullo studio

Lo studio clinico di fase 3 di non inferiorità, in doppio cieco, ha verificato l'efficacia, la sicurezza e la tollerabilità della omarigliptina 25 mg somministrata una volta alla settimana, rispetto alla sitagliptina 50 mg somministrata una volta al giorno (dose standard in Giappone) e rispetto al placebo. L'endpoint di efficacia primario è stato il cambiamento dei livelli di HbA1c* rispetto al basale alla settimana 24.

Al basale, i pazienti randomizzati (n=414) mostravano una concentrazione media di HbA1c rispettivamente del 7,9, 8,0 e 8,1 percento nei gruppi della omarigliptina, della sitagliptina e del placebo. Anche i livelli di glicemia plasmatica a digiuno (FPG) sono stati simili tra i gruppi.

Gli obiettivi primari dello studio sono stati raggiunti, dimostrando, alla settimana 24, un significativo cambiamento rispetto al basale nell'abbasamento dei livelli di HbA1c rispetto al placebo e mostrando al contempo un'efficacia simile alla sitagliptina.

Alla settimana 24, l'omarigliptina aveva ridotto in modo significativo i livelli di HbA1c dello -0,80 percento rispetto al basale del placebo. Il cambiamento relativo alla sitagliptina è stato del -0.02 percento e ha soddisfatto il criterio di non inferiorità prespecificato. Il criterio prespecificato si basava su un livello massimo dell'intervallo di confidenza (IC) del 95 percento inferiore allo 0,3 percento. Anche il digiuno e i livelli glicemici di due ore dopo i pasti erano ridotti in modo significativo nel basale dell'omarigliptina e della sitagliptina rispetto al placebo.

Non vi sono state differenze significative nell'incidenza di eventi avversi con l'omarigliptina rispetto al placebo e alla sitagliptina. L'evento avverso più comune, verificatosi con un'incidenza superiore al 3 percento nel gruppo dell'omarigliptina è stata la nasofaringite, presentatasi nel 12,7 percento delle persone trattate rispetto al 30,5 percento di pazienti riceventi il placebo e l'11,0 percento di coloro a cui è stata somministrata la sitagliptina. L'ipoglicemia sintomatica è stata rara per tutti i gruppi del trattamento [omarigliptina (0), sitagliptina (1) e placebo (0)]. L'omarigliptina è stata generalmente ininfluente per le variazioni ponderali, con una variazione media di 0.04 kg rispetto al basale alla settimana 24.1

Informazioni su JANUVIA® (sitagliptin)

JANUVIA® , in aggiunta a dieta ed esercizio fisico, è indicato per migliorare il controllo della glicemia in pazienti affetti da diabete mellitus di tipo 2, come terapia iniziale, a se stante o in combinazione con la metformina o un agonista PPARy o in aggiunta alla metformina, quando il regime attuale di dieta ed esercizio fisico non offre un controllo glicemico adeguato. JANUVIA può anche essere usato insieme all'insulina (con o senza la metformina), in aggiunta alla dieta e all'esercizio fisico per migliorare il controllo glicemico.

Importanti informazioni sulla sicurezza della Sitagliptina

JANUVIA è controindicato in pazienti ipersensibili a un qualunque componente di questo prodotto. JANUVIA non deve essere usato in pazienti affetti da diabete di tipo 1 o per il trattamento della chetoacidosi diabetica.

Vi sono state segnalazioni postmarketing di pancreatiti acute, tra cui pancreatiti emorragiche o necrotizzanti fatali e non fatali in pazienti che prendevano JANUVIA. Visto che queste segnalazioni sono state fatte in modo volontario da parte di una popolazione di dimensione incerta, solitamente non è possibile fare una stima affidabile sulla loro frequenza o stabilire una relazione causale all'esposizione al medicinale. I pazienti devono essere informati dei sintomi caratteristici della pancreatite acuta: dolore addominale grave ed insistente. E' stata osservata una risoluzione della pancreatite dopo l'interruzione di JANUVIA. Se si sospetta una pancreatite, JANUVIA e altri medicinali potenzialmente sospetti devono essere interrotti. Si raccomanda un aggiustamento della dose in pazienti con insufficienza renale moderata o grave o affetti da malattia renale allo stadio terminale che necessitano di emodialisi o di dialisi peritoneale.

Come per altri agenti antiiperglicemici, quando JANUVIA è stato usato con una sulfonilurea o con l'insulina, medicinali di cui si sa che provocano l'ipoglicemia, l'incidenza di ipoglicemia indotta da una sulfoniluera o dall'insulina è stata maggiore rispetto al placebo. Per ridurre il rischio di ipoglicemia indotta da una sulfonilurea o dall'insulina, può essere presa in considerazione una dose più bassa della sulfonilurea o di insulina.

Vi sono state segnalazioni postmarketing di gravi reazioni di ipersensibilità in pazienti trattati con JANUVIA, inclusi anafilassi, angioedemi e dermatiti esfoliative, tra cui la sindrome di Stevens-Johnson. Visto che queste segnalazioni sono state fatte in modo volontario da parte di una popolazione di dimensione incerta, solitamente non è possibile fare una stima affidabile sulla loro frequenza o stabilire una relazione causale con l'esposizione al medicinale. Queste reazioni si sono presentate entro tre mesi dall'inizio del trattamento con JANUVIA e alcune segnalazioni sono state fatte durante la prima dose. Se si sospetta una reazione di ipersensibilità, interrompere JANUVIA, verificare se vi siano altre potenziali cause per l'evento e avviare un trattamento alternativo per il diabete.

In studi clinici in monoterapia e in combinazione con altri agenti, le esperienze avverse segnalate nel ≥5% dei pazienti e più comunemente rispetto al placebo o il comparatore attivo, indipendentemente della valutazione della causalità, includono l'ipoglicemia, la nasofaringite, l'infezione del tratto respiratorio superiore, mal di testa ed edema periferico.

Per ulteriori informazioni sulle esperienze avverse, vedere la circolare del prodotto.

In studi clinici, la sicurezza e l'efficacia di JANUVIA in persone anziane (≥65 anni) sono stati paragonabili a quelle dei pazienti di <65 anni. Non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio in base all'età. In pazienti anziani con grave insufficienza renale può essere necessario un aggiustamento della dose.

Prima di iniziare la terapia, consultare tutte le informazioni della prescrizione.

Informazioni su MSD

Oggi la MSD è una leader globale del settore sanitario che lavora per aiutare il mondo a star bene. MSD è un marchio commerciale di Merck & Co., Inc., con sede centrale a Whitehouse Station, N.J., U.S.A. Grazie ai nostri medicinali da prescrizione, ai vaccini, le terapie biologiche, i prodotti sanitari per il consumatore e i prodotti per la salute degli animali collaboriamo con i clienti e operiamo in più di 140 Paesi per fornire soluzioni innovative nel settore sanitario. Dimostriamo anche il nostro impegno per garantire un accesso sempre più ampio all'assistenza sanitaria grazie a politiche, programmi e partnership di vasta portata. Per ulteriori informazioni visitare www.msd.com.

Dichiarazioni previsionali

Il presente comunicato stampa contiene dichiarazioni di carattere previsionale ("forward-looking statements"), ai sensi delle disposizioni di limitazione della responsabilità del Private Securities Litigation Reform Act degli Stati Uniti del 1995. Tali dichiarazioni si basano sulle convinzioni e sulle aspettative attuali della dirigenza di MSD e possono essere soggette a rischi e incertezze significativi. Qualora le premesse di base si dimostrassero inesatte o si verifichino dei rischi o delle incertezze, i risultati reali potrebbero differire sostanzialmente da quelli specificati nelle dichiarazioni a carattere previsionale.

I rischi e le incertezze includono, ma non solo, le condizioni generali dell'industria e della concorrenza, fattori economici generali, inclusi i tassi d'interesse e le fluttuazioni dei tassi di cambio; l'impatto delle normative del settore faramaceutico e della legislazione relativa all'assistenza sanitaria negli Stati Uniti e a livello internazionale; i trend a livello globale verso il contenimento dei costi sanitari; i progressi tecnologici, i nuovi prodotti e i brevetti ottenuti dai concorrenti; le sfide inerenti lo sviluppo di nuovi prodotti, tra cui l'ottenimento dell'approvazione normativa; la capacità della MSD di prevedere in modo accurato l'efficacia delle condizioni del mercato futuro; difficoltà o ritardi di produzione; l'instabilità finanziaria di economie internazionali e il rischio sovrano; l'affidamento sull'efficacia dei brevetti MSD e di altre protezioni di prodotti innovativi, l'esposizione a controversie, incluse le controversie per brevetti e / o le azioni normative.

La MSD non si assume l'obbligo di aggiornare pubblicamente nessuna dichiarazione previsionale, sia come risultato di una nuova informazione, di eventi futuri o altrimenti. Fattori aggiuntivi che potrebbero far sì che i risultati differiscano materialmente da quelli descritti nelle dichiarazioni previsionali si trovano nel Modello 10-K del Rapporto Annuale MSD/Merck per il 2013 e in altre registrazioni della società presso la Securities and Exchange Commission (SEC) accessibile sul sito internet della SEC (www.sec.gov).

JANUVIA® è un marchio registrato di Merck Sharp & Dohme Corp., una filiale di Merck & Co., Inc

* HbA1c è una stima del livello medio di glucosio nel sangue di un soggetto in un periodo di due / tre mesi.

1 Gantz, I et al. Effect of a novel once weekly DPP-4 inhibitor, omarigliptin in patients with type 2 diabetes: a double-blind, placebo- and sitagliptin-controlled, non-inferiority trial. Presentazione 115, presentata il 17 settember 2014 al 50mo Meeting Annuale EASD. Disponibile suhttp://www.easd.org/images/easdwebfiles/annualmeeting/50thmeeting/Prog-at-Glance.html. Ultimo accesso effettuato a settembre 2014

Il testo originale del presente annuncio, redatto nella lingua di partenza, è la versione ufficiale che fa fede. Le traduzioni sono offerte unicamente per comodità del lettore e devono rinviare al testo in lingua originale, che è l'unico giuridicamente valido.

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