Terzo studio di Fase III con OTEZLA ad aver
dimostrato miglioramenti statisticamente significativi rispetto a
placebo in termini di endpoint primario e endpoint secondari chiave
alla settimana 16
Un numero maggiore di pazienti raggiunge la
risposta PASI-75 alla settimana 32 rispetto alla settimana 16 nei
pazienti randomizzati a OTEZLA al basale e in quelli passatiI alla
settimana 16 da etanercept a OTEZLA
Un’analisi a posteriori del PASI-75 alla
settimana 16 non ha dimostrato alcuna differenza statisticamente
significativa tra OTEZLA e etanercept
Non è stato osservato alcun nuovo segnale di
sicurezza fino alla settimana 32 per OTEZLA
PRESENTATI ALL’AAD I RISULTATI POSITIVI
EMERSI DALLO STUDIO DI FASE III CHE VALUTA IL TRATTAMENTO CON
OTEZLA® (APREMILAST) PER VIA ORALE O ETANERCEPT
SOLUZIONE INIETTABILE RISPETTO A PLACEBO IN PAZIENTI CON PSORIASI A
PLACCHE DA MODERATA A GRAVE
Celgene Corporation (NASDAQ: CELG) ha annunciato oggi che i
risultati dello studio di Fase III LIBERATE tuttora in corso
condotto su Otezla® (apremilast), l’inibitore selettivo orale della
fosfodiesterasi 4 (PDE4) sviluppato dalla Società per il
trattamento della psoriasi a placche da moderata a grave, sono
stati comunicati sotto forma di presentazione “late breaking” al
73o incontro annuale dell’American Academy of Dermatology (AAD) a
San Francisco, CA.
Lo studio LIBERATE ha valutato l’efficacia e la sicurezza
clinica di OTEZLA 30 mg per via orale due volte al giorno (BID) o
etanercept 50 mg per via sottocutanea una volta alla settimana,
rispetto a placebo alla settimana 16, in 250 pazienti mai trattati
in precedenza con una terapia biologica. Ha inoltre esaminato la
sicurezza relativa del passaggio da etanercept a OTEZLA dopo lo
settimana 16.
Alla settimana 16, i pazienti trattati con OTEZLA 30 mg BID
hanno mostrato un miglioramento statisticamente significativo e
clinicamente rilevante rispetto a placebo, misurato da una risposta
PASI-75 (un miglioramento del 75% nell’indice PASI che valuta la
gravità della malattia) [endpoint primario; 40% con OTEZLA,
(n=33/83), 12% con placebo, (n=10/84); P<0,0001]. Alla settimana
16, è stata raggiunta la significatività statistica anche per i
pazienti trattati con iniezioni settimanali di etanercept 50 mg
rispetto al placebo [ 48% con etanercept, (n=40/83), 12% con
placebo,(n=10/84), P<0,0001].
Una analisi a posteriori non ha dimostrato una differenza
significativa tra OTEZLA e etanercept (P=0,2565) nella risposta
PASI-75 alla settimana 16. Il disegno o la potenza dello studio
LIBERATE non prevedeva il confronto diretto tra OTEZLA e
etanercept.
Il trattamento con OTEZLA ha inoltre determinato un
miglioramento statisticamente significativo e clinicamente
rilevante rispetto a placebo alla settimana 16 in termini di
endpoint secondari, tra cui l’indice sPGA (static Physician Global
Assessment) pari a clear (nessun segno di malattia) o almost clear
(segni di malattia minima) e di variazione del punteggio
dell’indice DLQI (Dermatology Quality of Life Index).
Nei pazienti randomizzati a trattamento con OTEZLA al basale più
pazienti hanno raggiunto la risposta Pasi-75 alla settimana 32
rispetto alla settimana 16 [rispettivamente 53% (n=44/83) vs. 40%
(n=33/83)]. Tra i pazienti passati da OTEZLA a etanercept alla
settimana 16 un numero maggiore di pazienti ha raggiunto una
risposta Pasi-75 alla settimana 32 rispetto alla settimana 16
[rispettivamente 61% (n=51/83) vs. 48% (n=40/83)].
I dati di sicurezza e di tollerabilità di OTEZLA osservati nello
studio LIBERATE sono risultati in linea con i dati precedentemente
riferiti in altri 6 studi di Fase III di OTEZLA condotti su
pazienti con artrite psoriasica o psoriasi; non è stato osservato
alcun nuovo segnale di sicurezza. Gli eventi avversi riferiti in
almeno il 5% dei pazienti trattati con OTEZLA nello studio LIBERATE
sono stati diarrea, nausea, vomito e cefalea (inclusa cefalea
muscolo tensiva). Non è emersa alcuna nuova problematica associata
alla sicurezza o alla tollerabilità tra le settimane 16-32 nei
pazienti passati da etanercept a OTEZLA alla settimana 16.
“Circa metà dei pazienti affetti da psoriasi non sono
soddisfatti del loro attuale trattamento”, ha affermato Kristian
Reich, M.D. del SCIderm Research Institute and Dermatologikum
Amburgo, Germania. “I risultati positivi emersi da un terzo studio
di Fase III su OTEZLA, che hanno dimostrato l’efficacia e un
profilo di sicurezza costante fino alla settimana 32, sono una
ulteriore conferma a sostegno dell’impatto che questa terapia ha
sui bisogni dei pazienti che devono convivere con questa condizione
cronica e debilitante”.
Lo studio LIBERATE è tuttora in corso.
Informazioni relative a LIBERATE™
LIBERATE (PSOR-010; EvaLuatIon from a PlaceBo-controllEd Study
of ORal ApremilasT and Etanercept in Plaque Psoriasis) è uno studio
di Fase IIIb, multicentrico, randomizzato, controllato con placebo,
in doppio cieco, double-dummy sull’efficacia e la sicurezza di
OTEZLA, etanercept e placebo in pazienti con psoriasi a placche da
moderata a grave. L’obiettivo primario dello studio LIBERATE è
valutare l’efficacia clinica e la sicurezza di OTEZLA 30 mg per via
orale due volte al giorno (BID) rispetto a placebo alla settimana
16. Gli obiettivi secondari dello studio hanno incluso: la
valutazione dell’efficacia clinica e della sicurezza di etanercept
50 mg per via SC una volta alla settimana (QW) rispetto al placebo
alla settimana 16 e la valutazione della sicurezza relativa del
crossover da etanercept a OTEZLA 30 mg BID dopo la settimana 16,
rispetto a OTEZLA somministrato dalla settimana 0. I soggetti
dovevano essere non responder, intolleranti o avere
controindicazioni ad almeno un agente sistemico tradizionale o non
essere mai stati trattati in precedenza con un farmaco biologico.
Lo studio ha arruolato 250 soggetti randomizzati in un rapporto
1:1:1 a ricevere OTEZLA 30 mg BID, etanercept 50 mg QW o placebo
per 16 settimane. Dopo le prime 16 settimane, tutti i soggetti sono
passati al trattamento con OTEZLA 30 mg BID (o lo hanno proseguito)
fino alla settimana 104 inclusa. L’endpoint primario è
rappresentato dalla percentuale di soggetti trattati con OTEZLA 30
mg BID o placebo con risposta PASI-75 alla settimana 16. Gli
endpoint secondari hanno incluso altre misure dell’attività della
malattia e della qualità di vita attraverso il confronto tra OTEZLA
30 mg BID/placebo e tra etanercept 50 mg SC QW/placebo.
Informazioni relative ad OTEZLA
OTEZLA è una “small-molecule” inibitrice della fosfodiesterasi 4
(PDE4) per via orale specifica dell’adenosina monofosfato ciclica
(cAMP). L’inibizione della PDE4 aumenta i livelli intracellulari di
cAMP. Si ritiene che questa risposta regoli in via indiretta la
produzione dei mediatori dell’infiammazione. Il meccanismo o i
meccanismi specifici attraverso i quali OTEZLA esplica la sua
azione terapeutica nei pazienti con psoriasi o artrite psoriasica
non sono ben caratterizzati.
Apremilast è stato approvato il 21 marzo 2014 dall’agenzia
statunitense Food and Drug Administration (FDA) per il trattamento
dell’artrite psoriasica attiva in pazienti adulti e il 23 settembre
2014 per il trattamento della psoriasi a placche da moderata a
grave in pazienti candidati alla fototerapia o alla terapia
sistemica. OTEZLA è stato inoltre approvato il 16 gennaio 2015
dalla Commissione Europea in due indicazioni terapeutiche:
- trattamento della psoriasi cronica a
placche da moderata a grave in pazienti adulti che non hanno
risposto, o che presentano controindicazioni o che sono
intolleranti ad un’altra terapia sistemica, compresi ciclosporina,
metotrexato o psoralene combinato con ultravioletti A (PUVA)
- in monoterapia o in associazione a
farmaci antireumatici che modificano l’evoluzione della malattia
(DMARD, Disease Modifying Antirheumatic Drugs), per il trattamento
dell’artrite psoriasica in fase attiva in pazienti adulti con
risposta inadeguata o che sono risultati intolleranti a una
precedente terapia a base di DMARD
Importanti informazioni di sicurezza tratte dalla
documentazione approvata negli Stati Uniti
Controindicazioni
L’impiego di Otezla® (apremilast) è controindicato nei pazienti
con ipersensibilità nota ad apremilast o ad uno qualsiasi dei suoi
eccipienti.
Avvertenze e precauzioni
Depressione: il trattamento con OTEZLA è associato ad un aumento
dei casi di depressione. Nel corso degli studi clinici, l’1.3%
(12/920) dei pazienti trattati con OTEZLA ha riferito depressione
rispetto allo 0.4% (2/506) dei pazienti trattati con placebo; lo
0.1% (1/1308) dei pazienti trattati con OTEZLA ha interrotto il
trattamento a causa di depressione rispetto allo 0,0% con placebo
(0/506). La depressione è stata riportata come evento serio nello
0.1% (1/1308) dei pazienti esposti ad OTEZLA rispetto allo 0,0%
(0/506) dei pazienti trattati con placebo. Comportamenti suicidari
sono stati osservati nello 0.1% (1/1308) dei pazienti trattati con
OTEZLA, rispetto allo 0.2% (1/506) dei pazienti trattati con
placebo. Un paziente in terapia con OTEZLA ha tentato il suicidio;
un paziente trattato con placebo si è suicidato.
Nei pazienti con storia di depressione e/o comportamenti o
pensieri suicidari, o nei pazienti che manifestano tali sintomi
durante il trattamento con OTEZLA, occorre valutare attentamente i
rischi e i benefici del farmaco. I pazienti, i medici e i familiari
devono essere informati che occorre prestare attenzione ai segni di
comparsa o di peggioramento di depressione, pensieri suicidari o
altre alterazioni dell’umore e che in tal caso deve essere
contattato il medico.
Calo ponderale: un calo ponderale del 5-10% è stato osservato
nel 12% (96/784) dei pazienti trattati con OTEZLA e nel 5%
(19/382) dei pazienti trattati con placebo. Un calo ponderale
≥10% ha interessato il 2% (16/784) dei pazienti trattati con OTEZLA
rispetto all’1% (3/382) dei pazienti trattati con placebo. È
necessario controllare regolarmente il peso corporeo dei pazienti,
valutando cali ponderali inspiegati o clinicamente significativi, e
prendendo in considerazione la possibilità di interrompere il
trattamento con OTEZLA.
Interazioni con altri farmaci: l’esposizione ad apremilast è
diminuita nei casi di somministrazione concomitante con
rifampicina, un potente induttore dell’enzima CYP450. Può
verificarsi perdita di efficacia di OTEZLA. L’uso concomitante di
OTEZLA e induttori dell’enzima CYP450 (ad es., rifampicina,
fenobarbital, carbamazepina, fenitoina) non è raccomandato.
Reazioni avverse
Le reazioni averse segnalate in ≥5% dei pazienti sono state le
seguenti (OTEZLA %, placebo %): diarrea (17, 6),
nausea (17, 7), infezione del tratto respiratorio superiore
(9, 6), cefalea muscolo-tensiva (8, 4) e cefalea (6, 4).
Uso in popolazioni
speciali
Donne in gravidanza e allattamento: OTEZLA è classificato come
farmaco di categoria C per quanto riguarda il rischio teratogeno;
non è stato studiato in donne in gravidanza. L’utilizzo in
gravidanza è consentito solo se il potenziale beneficio giustifica
il potenziale rischio per il feto. Non è noto se apremilast o i
suoi metaboliti siano escreti nel latte materno. E’ necessaria
particolare cautela nella somministrazione di OTEZLA a donne che
allattano al seno.
Insufficienza renale: nei pazienti con insufficienza renale
grave (clearance della creatinina <30 mL/min) è necessario
ridurre la dose di OTEZLA; per i dettagli consultare la sezione 2,
Posologia e Somministrazione, dei corrispondenti stampati di
prodotto.
Fare clic qui per visualizzare
le informazioni di prescrizione complete.
Informazioni relative alla psoriasi
La psoriasi è una malattia cutanea infiammatoria cronica, non
contagiosa, immuno‐mediata, a eziologia sconosciuta. Presenta un
andamento cronico recidivante e la sua gravità varia dalla comparsa
di piccole chiazze localizzate a un interessamento totale della
superficie corporea. La psoriasi a placche è la forma più comune di
psoriasi. L’80% circa dei pazienti affetti da psoriasi presenta
psoriasi a placche che si manifesta con chiazze rossastre in
rilievo coperte da squame di colore argento‐bianco. Queste chiazze
o placche compaiono solitamente su gomiti, ginocchia, regione
lombare e cuoio capelluto. La psoriasi colpisce uomini e donne
quasi in egual misura. Si stima che 125 milioni di persone nel
mondo ne siano affette. Per ulteriori informazioni sul ruolo di
PDE4 nelle malattie infiammatorie, visitare il sito
www.discoverpde4.com.
Informazioni relative a Celgene
Celgene Corporation, con sede a Summit, New Jersey, è un gruppo
farmaceutico integrato globale impegnato principalmente nella
ricerca, nello sviluppo e nella commercializzazione di terapie
innovative per il trattamento delle neoplasie e delle patologie
infiammatorie attraverso la regolazione dei geni e delle proteine.
Per ulteriori informazioni visitare il sito web della società
all'indirizzo www.celgene.com. E’ possibile seguire Celgene su
Twitter@Celgene, Pinterest e LinkedIn.
OTEZLA® è un marchio commerciale registrato e LIBERATE™ è un
marchio commerciale di Celgene Corporation. Tutti gli altri marchi
commerciali sono di proprietà dei rispettivi proprietari.
Dichiarazioni previsionali
Il presente comunicato stampa contiene alcune dichiarazioni
generiche aventi carattere di previsione. Tali dichiarazioni, che
possono essere identificate da termini quali “attendersi”,
“prevedere”, “ritenere”, “intendere”, “stimare”, “pianificare”,
“prospettiva” e simili, si basano sui piani, sulle stime, sulle
ipotesi e sulle proiezioni correnti della direzione e si
riferiscono solo al momento in cui vengono rilasciate. La società
non è tenuta ad aggiornarle alla luce di nuove informazioni o in
vista di eventi futuri, salvo nei casi prescritti dalla legge. Le
dichiarazioni previsionali comportano rischi e fattori di
incertezza, la maggior parte dei quali è difficile da prevedere ed
esula generalmente dal controllo della Società. I risultati o gli
esiti effettivi potrebbero essere sostanzialmente diversi da quelli
previsti dalle presenti dichiarazioni previsionali a causa di una
serie di fattori, discussi per la maggior parte in dettaglio nella
Relazione annuale della Società contenuta nel Modulo 10‐K e in
altre relazioni presentate alla Securities and Exchange Commission
statunitense. Per ulteriori informazioni, contattare.
Il testo originale del presente annuncio, redatto nella lingua
di partenza, è la versione ufficiale che fa fede. Le traduzioni
sono offerte unicamente per comodità del lettore e devono rinviare
al testo in lingua originale, che è l'unico giuridicamente
valido.
Per informazioni contattare:Celgene
CorporationInvestitori:Patrick E. Flanigan IIIVice President,
Investor Relations908-673-9969oppureMedia:Catherine
CantoneDirector, Corporate Communications732-564-3592
Celgene (NASDAQ:CELG)
Historical Stock Chart
From Mar 2024 to Apr 2024
Celgene (NASDAQ:CELG)
Historical Stock Chart
From Apr 2023 to Apr 2024