RISULTATI 2021 – Rimane in rosso Imvest nell’esercizio 2021.
I ricavi complessivi sono però quasi raddoppiati (+97,9% a 2,8 milioni), di cui 1,7 riferiti all’attività di compravendita di immobili a destinazione residenziale e commerciale effettuata dalla capogruppo, 947.000 euro riferiti ai canoni relativi agli immobili locati da parte delle controllate Imvest Short Rent Srl (già Angizia Srl) ed MC Real Estate e circa 100.000 euro alle attività di locazione derivanti dal ramo Short Rent.
Gli altri proventi sono balzati da soli 52.000 euro a poco più di 1 milione, per lo più grazie alla sopravvenienza attiva derivante dalla risoluzione del contratto di leasing e del contratto di mutuo relativi agli immobili di Imvest Short Rent Srl.
Nel 2021 vi è stata una variazione negativa delle rimanenze per 377.000 euro.
I costi per consumi di materie prime sono balzati da 124.000 euro a 1,2 milioni; il costo del personale, molto contenuto, è balzato da 71.000 a 164.000 euro, in presenza a fine 2021 di 3 dipendenti.
I costi per servizi sono balzati del 79% a 1,45 milioni, ma soprattutto gli altri costi operativi sono passati da 680.000 euro a 7,5 milioni di cui 5,9 derivanti dalla sopravvenienza passiva evidenziata a seguito della risoluzione del contratto di leasing e del contratto di mutuo relativi agli immobili della controllata Imvest Short Rent Srl, oltre a perdita su crediti per circa 1 milione.
Così, nel complesso l’ebitda negativo è balzato da 212.000 euro a 6,9 milioni (su base rettificata sarebbe stato negativo per 875.500 euro).
Nel 2021 non sono presenti accantonamenti e svalutazioni, mentre nel 2020 il valore ammontava a 6,4 milioni in quanto comprendeva una svalutazione del patrimonio immobiliare per 4,5 milioni (dovuta a una perizia sull’immobile che ha anche rilevato alcuni danni di natura straordinaria) e l’integrale svalutazione di un credito verso un cliente di MC Real Estate per 510.000 euro.
La perdita operativa è nel complesso salita del 4,6% a 6,9 milioni; il saldo negativo della gestione finanziaria è invece migliorato, scendendo da 331.000 a 196.000 euro.
Al 31/12/2021 l’indebitamento finanziario netto risultava di circa 2 milioni, quasi il doppio rispetto al milione di fine 2020.
La perdita ante imposte si è quindi attestata a 7,1 milioni (+2,4%).
Dopo un effetto fiscale positivo per 1,8 milioni (imposte per 111.000 euro nel 2020), si è giunti a una perdita netta di 5,3 milioni, il 24,7% in più rispetto a quella di 7 milioni al 31/12/2020.