Saipem: Caio, azienda snella e hi-tech (MF)
December 14 2021 - 2:26AM
MF Dow Jones (Italian)
Una One company in grado di cogliere le opportunità di un
mercato in mutamento, facendo emergere competenze tecnologiche e
talenti interni. Nelle intenzioni dell'ad Francesco Caio è questo
l'obiettivo della Saipem completamente ridisegnata dal piano
strategico 2022-25, presentato a fine ottobre. La riorganizzazione
è stata varata ieri e sarà operativa da gennaio.
Domanda. Ingegner Caio, come si trasformerà Saipem?
Risposta. È un cambio di passo in discontinuità dal passato: si
passa da cinque divisioni, ognuna con una sua strategia, con una
duplicazione di strutture e costi, a una One company che accorcia
la catena di controllo. Un'organizzazione più agile e più
efficiente, con una visione strategica unitaria e un'orchestrazione
centrale di iniziative commerciali, processo degli acquisti e
digitalizzazione. E che punta a una più efficace gestione del
rischio. Questo è una priorità: come evidenziato anche nei
risultati del III trimestre, alcuni progetti del passato pesano
ancora oggi.
D. Ci sono business che emergeranno grazie al riassetto?
R. La nuova organizzazione è pensata proprio per competere in un
settore energetico in profonda trasformazione, che richiede
approcci e processi nuovi. Prevede un'unità dedicata ai nuovi
impianti e servizi per competere nella transizione energetica. Ad
esempio la robotica, con i droni sottomarini per il monitoraggio e
la manutenzione da remoto di gasdotti e infrastrutture in acque
profonde. Ma puntiamo anche a valorizzare le tecnologie Saipem
nella cattura della CO2. Abbiamo già messo a punto le specifiche
per impianti in grado di catturarne da 20 a 200 tonnellate, con
costi che vanno da 25 a 150 milioni di euro. Proprio oggi (ieri,
ndr) abbiamo annunciato un accordo con il gruppo danese Novozymes,
per la cattura enzimatica del carbonio.
R. E sull'idrogeno? C'è un raccordo con Snam?
D. È tra le tecnologie presenti da tempo in molti dei nostri
grandi progetti all'estero. Abbiamo esperienza soprattutto di
trasporto e stoccaggio. Oggi stiamo lavorando a progetti
nell'idrogeno verde. Per esempio, abbiamo un accordo con Edison,
Snam e Alboran Hydrogen per lo sviluppo congiunto e la
realizzazione di cinque impianti per la produzione di idrogeno
verde, tre dei quali in Italia. Dunque con Snam il dialogo è
permanente.
D. E il gas? Continuerà a essere parte del core business?
R. Certamente. Sulla transizione energetica bisogna avere un
approccio pragmatico, ce lo dimostra anche quello che è avvenuto
con i prezzi shock dell'energia. Bene fa la Commissione europea a
riconoscere il gas come fonte di transizione, mentre cresce il
ruolo delle rinnovabili.
D. II mercato ha capito in che direzione va Saipem?
R. Non entro nelle valutazioni del mercato. Ma il piano è già in
piena attuazione: dalla presentazione abbiamo raccolto ordini per 2
miliardi di euro, con una robusta ripartenza dell'offshore. Abbiamo
avviato azioni che porteranno a risparmi per 100 milioni di euro al
2022. E sulla digitalizzazione abbiamo codificato quasi un milione
dei componenti che vanno a costituire le nostre piattaforme
impiantistiche.
red
MF-DJ NEWS
1408:10 dic 2021
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December 14, 2021 02:11 ET (07:11 GMT)
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