Nell'Adriatico fermo per il prolungarsi del decreto blocca-trivelle si cerca uno sbocco green che faccia ripartire l'industria dell'energia. Il piano più ambizioso in cantiere, dopo l'hub per lo stoccaggio della CO2 proposto da Eni a Ravenna, si chiama Agnes, acronimo di Adriatic green network of energy sources, e al momento detiene un primato: è il primo progetto al mondo in cui idrogeno e fotovoltaico si combinano. Inoltre, per la parte eolica, è sulla carta tra i più grandi parchi del Mediterraneo. Per questo i promotori, la newco Agnes, del gruppo Qin'x, e il partner tecnologico Saipem, preferiscono definirlo come un distretto energetico integrato. La decisione finale d'investimento deve essere ancora approvata, ma intanto l'ammontare è già stimato in circa un miliardo di euro.

Per mole e finalità, scrive MF, Agnes si candida a beneficiare dei fondi del Recovery Plan. Il progetto era già stato presentato durante il governo Conte II, ma adesso la candidatura verrà rielaborata in base ai requisiti richiesti dall'esecutivo Draghi e dal nuovo ministero della Transizione ecologica, La patente «green», infatti, non basta. Ci vuole anche la garanzia di fattibilità entro il 2026, anno che Draghi considera una tappa intermedia ma cruciale verso gli obiettivi di decarbonizzazione fissati dall'Unione europea per il 2030 e il 2050. Agnes promette di soddisfare anche questo requisito, perché pootrebbe partire dal 2024. L'iter è già avviato, con l' accettatazione del preventivo di Terna per la connessione di 570Mw, e il deposito dell'istanza di concessione demaniale delle aree marittime.

Il progetto prevede la costruzione di 2 parchi eolici offshore al largo delel coste di Ravenna, per un totale di ben 65 turbine su fondazioni fisse sul fondale marino, in due siti differenti, Romagna 1 e Romagna 2. La potenza totale installata sarà pari a circa 520Mw. I 2 parchi eolici saranno integrati con la realizzazione di un impianto solare fotovoltaico galleggiante di 100 Mw, a circa 10 miglia nautiche dalla costa, attraverso la tecnologia modulare proprietaria di Moss Maritime, l'azienda norvegese controllata da Saipem e parte della divisione XSight di Saipem, voluta dall'ad Stefano Cao, per lo sviluppo di soluzione innovative nei processi di decarbonizzazione del settore dell'energia.

red/lab

MF-DJ NEWS

1908:33 feb 2021

 

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