Conti pubblici: M5S, Gentiloni e Padoan si dimettano
January 16 2017 - 7:39AM
MF Dow Jones (Italian)
In Italia c'e' "un'economia terminale in mano ai suoi
assassini"; "il debito italiano è sempre meno credibile" e "le
responsabilità del Governo Renzi, e quindi anche del Ministro
dell'Economia Padoan e del Ministro degli Esteri Gentiloni, che
oggi siede a Palazzo Chigi, sono immense. Il primo dovrebbe
ritirarsi per sempre dalla vita politica, invece di preparare un
ritorno in grande stile sulle macerie dell'economia italiana, gli
altri due dovrebbero dimettersi immediatamente lasciando la parola
al popolo italiano".
E' quanto si legge sul blog del Movimento 5 Stelle aggiungendo
che "non lo faranno, e la crisi bancaria italiana si trascinerà
dietro altre decine di migliaia di incolpevoli risparmiatori. Ciò
detto, tutti sappiamo che le agenzie di rating non meritano alcuna
fiducia. Fino alla catastrofe finanziaria del 2008 valutarono i
mutui spazzatura concessi dalle banche americane con una tripla A.
Sono controllori in pieno conflitto di interesse con istituti e
Governi che dovrebbero controllare. Non si tratta quindi di pendere
dalle loro labbra, ma di riconoscere che all'interno di questo
sistema finanziario globale il loro parere conta, perché muove gli
investitori e influenza così la stabilità dei Governi".
L'ulteriore retrocessione del debito italiano significa,
tecnicamente, che le banche italiane già in forte crisi dovranno
garantire alla Bce più titoli di prima in cambio della liquidità
necessaria alla loro attività quotidiana. Si stima uno sforzo
aggiuntivo in termini di titoli da girare in garanzia alla Bce tra
i 14 e i 30 miliardi di euro. Certo, non si tratta di miliardi
netti che escono dal sistema creditizio nazionale, ma dei
cosiddetti collaterali scambiati con la Bce in cambio di liquidità
fresca. Le banche italiane, nel complesso, hanno collaterali in
abbondanza. Ciò che vale nel complesso, però, non vale per tutti
gli istituti di credito presi singolarmente. Qualcuno di essi
potrebbe soffrire il declassamento del nostro debito e la maggiore
richiesta di collaterali da parte della Bce.
Se però il dato tecnico è nel complesso gestibile, dato che le
banche italiane in generale non hanno problemi di liquidità ma di
capitale e di crediti deteriorati, il dato politico è pesantissimo.
Questa volta, infatti, le agenzie di rating non dicono il falso, ma
fotografano un'economia in pezzi.
pev
(END) Dow Jones Newswires
January 16, 2017 07:24 ET (12:24 GMT)
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