In Italia c'e' "un'economia terminale in mano ai suoi assassini"; "il debito italiano è sempre meno credibile" e "le responsabilità del Governo Renzi, e quindi anche del Ministro dell'Economia Padoan e del Ministro degli Esteri Gentiloni, che oggi siede a Palazzo Chigi, sono immense. Il primo dovrebbe ritirarsi per sempre dalla vita politica, invece di preparare un ritorno in grande stile sulle macerie dell'economia italiana, gli altri due dovrebbero dimettersi immediatamente lasciando la parola al popolo italiano".

E' quanto si legge sul blog del Movimento 5 Stelle aggiungendo che "non lo faranno, e la crisi bancaria italiana si trascinerà dietro altre decine di migliaia di incolpevoli risparmiatori. Ciò detto, tutti sappiamo che le agenzie di rating non meritano alcuna fiducia. Fino alla catastrofe finanziaria del 2008 valutarono i mutui spazzatura concessi dalle banche americane con una tripla A. Sono controllori in pieno conflitto di interesse con istituti e Governi che dovrebbero controllare. Non si tratta quindi di pendere dalle loro labbra, ma di riconoscere che all'interno di questo sistema finanziario globale il loro parere conta, perché muove gli investitori e influenza così la stabilità dei Governi".

L'ulteriore retrocessione del debito italiano significa, tecnicamente, che le banche italiane già in forte crisi dovranno garantire alla Bce più titoli di prima in cambio della liquidità necessaria alla loro attività quotidiana. Si stima uno sforzo aggiuntivo in termini di titoli da girare in garanzia alla Bce tra i 14 e i 30 miliardi di euro. Certo, non si tratta di miliardi netti che escono dal sistema creditizio nazionale, ma dei cosiddetti collaterali scambiati con la Bce in cambio di liquidità fresca. Le banche italiane, nel complesso, hanno collaterali in abbondanza. Ciò che vale nel complesso, però, non vale per tutti gli istituti di credito presi singolarmente. Qualcuno di essi potrebbe soffrire il declassamento del nostro debito e la maggiore richiesta di collaterali da parte della Bce.

Se però il dato tecnico è nel complesso gestibile, dato che le banche italiane in generale non hanno problemi di liquidità ma di capitale e di crediti deteriorati, il dato politico è pesantissimo. Questa volta, infatti, le agenzie di rating non dicono il falso, ma fotografano un'economia in pezzi.

pev

 

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January 16, 2017 07:24 ET (12:24 GMT)

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